I posti per residenti a Santa Lucia, la zona30 a Valtesse e San Colombano, l’estensione della ZTL in via S.Bernardino, incentivi per la sosta delle auto elettriche: come cambia la mobilità nelle prossime settimane
L’Assessore Stefano Zenoni racconta, al giornalista de l’Eco di Bergamo Dino Nikpalj, le tante novità — previste nelle prossime settimane — del piano della sosta della città. Tra queste, i posti per residenti a Santa Lucia, la zona30 a Valtesse e San Colombano, l’estensione della ZTL in via S. Bernardino, incentivi per la sosta delle auto elettriche. Tutto per ridurre il traffico e l’accesso delle auto verso la città e i suoi quartieri. Ecco cosa c’è da sapere.
Prossima tappa Santa Lucia, o meglio, quella parte del quartiere ancora zona franca. La delibera è già stata approvata dalla Giunta comunale e pubblicata sull’albo pretorio. «Una riconfigurazione parziale della sosta a pagamento nel quartiere» spiega l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni. In sintesi si pagherà in tutta la zona, anche in quella a nord di via Broseta finora a sosta libera.
«In realtà alcune vie della parte più settentrionale del quartiere, quelle oltre via Statuto sono già a pagamento; abbiamo cercato di dare una certa omogeneità di trattamento alla zona: tra l’ altro stiamo parlando di strade a pochi minuti a piedi dal centro, a 500 metri da piazza Pontida» precisa l’ assessore. È il caso di via Legionari in Polonia e parte di via Diaz, o di via IV Novembre, attualmente a pagamento nel tratto tra via Statuto e Mazzini e a disco orario nel pezzo fino a via Broseta. Ma anche di via Torino, in mezzo a due strade come Santa Lucia e Milano dove già si paga, o di altre dove la sosta è semplicemente libera. Nell’ordinanza verranno elencate nel dettaglio.
«La tutela dei residenti»
Nel riassetto della zona «verranno naturalmente garantiti i posti per i residenti» assicura l’assessore: «Del resto è la sola area a poco più di un chilometro da Porta Nuova rimasta senza regolamentazione».
La tariffa oraria applicata sarà di 1,5 euro l’ora e l’area di Santa Lucia interessata va grosso modo da via Broseta verso nord, con il limite esterno di via IV Novembre. «Per la parte di via XXIV Maggio abbiamo deciso di attendere, così come con la zona delle piscine: vogliamo vedere cosa succederà con l’insediamento dell’Accademia della Guardia di Finanza agli ex Riuniti e dell’Università in via Statuto» spiega Zenoni.
In realtà già ora via XXIV Maggio è ad assetto misto, un mix tra sosta libera nella parte più bassa e a pagamento in quella più alta, retaggio della prossimità al vecchio ospedale, ma la questione verrà affrontata successivamente. «Come amministrazione stiamo investendo molto su Santa Lucia, questo provvedimento va anche a tutela dei residenti che non possono contare su un posto auto privato».
Necessità di sosta più lunga
Ma ci sono novità anche sul versante della durata della sosta e non solo al piazzale della Malpensata e nelle vie limitrofe, come annunciato un paio di settimane fa. Entro fine anno l’estensione da 5 a 10 ore verrà applicata in tutta la cosiddetta zona gialla, quella più esterna dove si paga 1 euro l’ora dalle 9 alle 19. «Abbiamo riscontrato una necessità di sosta più lunga rispetto a quella precedente» spiega ancora Zenoni. «L’ordinanza c’è già, ora bisogna solo adeguare i cartelli e il sistema di pagamento». Per una domanda di sosta, si legge nell’ordinanza, «che riguarda necessità sporadiche e limitate tali da non modificare il principio della rotazione che sta alla base della disciplina di sosta non residente, all’interno della zona di particolare rilevanza urbanistica». In sostanza una sosta prolungata non mette a rischio gli equilibri.
Ma l’estensione oraria non finisce qui, «a tariffe che rimangono invariate» puntualizza Zenoni. Ovvero 2 euro l’ora nella fascia più centrale, 1,5 in quella di mezzo (come si avvia a diventare tutta Santa Lucia) e 1 in quella più esterna. Se quest’ultima è passata da 5 a 10 ore massimo di sosta (in pratica tutto l’arco orario regolamentato) «la zona più centrale passerà entro fine anno da 2 a 3 ore di permanenza massima, mentre quella di mezzo da 3 a 5. In questo modo crediamo di migliorare l’offerta per chi vuole parcheggiare in città».
«Dopo il Villaggio il disco orario negli altri quartieri»
«Diciamo che con la Malpensata prima e Santa Lucia adesso portiamo a termine una parte importante del nostro programma di gestione e ridefinizione delle aree di sosta in città».
Il traguardo finale è per l’anno prossimo, ma l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni, guarda già alle zone che non sono (né saranno) sottoposte a sosta a pagamento, come i quartieri.
«Qui di tariffazione non si parla» è la premessa: «Ma lo strumento del disco orario eccettuato i residenti che per il momento abbiamo introdotto solo al Villaggio degli Sposi, in relazione alla vicinanza con l’ ospedale, intendiamo riprenderlo in altri quartieri» spiega Zenoni. «Nel nostro programma elettorale l’avevamo pensato come uno strumento snello e gratuito per tutelare da un lato la sosta dei residenti che spesso nei quartieri non hanno a disposizione box o spazi adeguati e dall’altro permetterla, ma a tempo a tutti gli altri». Un’operazione che Palafrizzoni intende chiudere nei primissimi mesi del 2022: «Io farei tutto anche domattina, ma servono tempi tecnici e anche lavorare sulla parte organizzativa».
Il parcheggio della Fiera
C’è poi la questione dei parcheggi d’interscambio, alcuni da potenziare in termini di segnaletica. «Anche se la vera svolta potrebbe arrivare dall’ utilizzo dell’area della Fiera: quella per caratteristiche e vicinanza a grandi assi di scorrimento stradale è il vero parcheggio d’interscambio» sottolinea l’assessore.
Nei mesi scorsi l’Ente Fiera aveva deliberato l’automazione del sistema d’ accessi ad un’area che può contare su 2.800 posti per le auto. Il primo passo verso un possibile accordo con Palafrizzoni e Atb per un’apertura pubblica durante i giorni nei quali la Fiera non è interessata da eventi, poco meno di 300 l’anno. «Attendiamo sviluppi, ma quel parcheggio, adeguatamente servito da mezzi pubblici, potrebbe davvero essere la svolta». Al punto tale che Palafrizzoni aveva chiesto anche una fermata del treno sulla futura linea per l’ aeroporto di Orio.
A Valtesse e San Colombano si andrà a 30 km orari
Il tempo di mettere i «bolli» e la segnaletica e nei quartieri di Valtesse e San Colombano si andrà al massimo a 30 km all’ora. L’ordinanza è stata pubblicata dal Comune nei giorni scorsi, conseguenza delle «azioni ed i progetti indicati all’interno delle linee programmatiche di mandato amministrativo 2019–2024, tra cui l’ estensione delle zone 30 intorno alle scuole ed ai luoghi sensibili». Un concetto tradotto in un ordine del giorno approvato nel giugno 2020 in Consiglio che ha impegnato l’Amministrazione comunale ad estendere progressivamente in tutta la città (ad eccezione delle vie di scorrimento), il limite di velocità di 30 km orari. È dunque la volta di Valtesse e San Colombano dove, spiega l’ ordinanza, «nel corso tempo sono stati realizzati interventi di moderazione del traffico».
La due zone vengono quindi raccordate ed estese, «al fine di ottenere un’unica “zona 30” con il limite massimo di velocità di 30 km/h, garantendo un adeguato livello di sicurezza stradale, migliorando nel contempo l’ accessibilità e la fruibilità dei quartieri».
(Non solo: la Giunta sta per decidere di estendere il provvedimento a Loreto e San Paolo, ndr)
Strisce blu gratis per le ibride, giro di vite in arrivo
«La verità è che per mantenere le agevolazioni per alcune tipologie di auto ora dobbiamo selezionare quelle davvero innovative».
Per farla breve, c’è ibrido e ibrido e Palazzo Frizzoni sta studiando una revisione delle regole del gioco per questo genere di veicoli.
«Il nostro piano in materia è vecchio di 10 anni, serve un aggiornamento. Prevedeva la sosta gratis sulle strisce blu per tutte le auto, ibride ed elettriche: solo che la prima categoria si è molto estesa, sia come tipologia che come diffusione» spiega Stefano Zenoni, assessore alla Mobilità di Palafrizzoni. «Ormai ci sono ibride che sono sì classificate tali, ma che di fatto sono auto a benzina con un motore elettrico che alimenta un po’ sulla ripresa e poco altro. La loro diffusione è però diventata capillare: a settembre il comparto ibrido ed elettrico rappresenta quasi il 50% delle immatricolazioni. E le ibride da sole valgono il 30, il resto sono elettriche. Comunque la si voglia vedere stiamo parlando di un veicolo su due».
«Diciamo che se l’obiettivo era quello di favorire la diffusione di auto innovative lo riterrei raggiunto in questo decennio, a Bergamo e in tutte le altre città. Ma questo comporta una revisione di tutto il sistema delle agevolazioni per le auto meno impattanti».
«Rilasciati 10mila permessi»
Categoria che, secondo Zenoni, ora si riduce «alle full electric e alle ibride plug-in, queste sono davvero le più innovative: sulle altre bisogna fare una riflessione». O meglio «valutare se possano sostare ancora gratuitamente.
Non è una decisione da prendere di punto in bianco, ma alla scadenza naturale dei loro permessi». Permessi che «a Bergamo per le ibride sono oltre 10 mila, decisamente tanti rispetto alle elettriche full, e ogni mese sono in continuo aumento».
Senza contare che «pragmaticamente, al di là delle strategie di mobilità, con la sosta si pagano anche i servizi collaterali, come lo sharing, l’infomobilità, la segnaletica, i semafori. Chiaro che se un’ auto su due non la paga la vicenda si fa complessa. Ora per tenere in piedi il sistema dovremo fare una revisione dei parametri, proprio per premiare quei veicoli che sono davvero in grado di muoversi in elettrico in città, come da indicazione della Commissione europea tra l’altro».
Allo studio l’ampliamento della Ztl di via San Bernardino
Ampliare la Ztl di via San Bernardino: ecco un altro obiettivo della Giunta Gori in tema di sosta. Si procede a step. Lo scorso 21 settembre ha riaperto infatti il parcheggio di via Baschenis, dopo il lavoro di riqualificazione di Atb sull’area ormai in cattive condizioni. Una riapertura che vedrà ora come step successivo «l’ampliamento della Ztl di via San Bernardino» come aveva detto all’ inaugurazione del parcheggio l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni.
«Il parcheggio è l’ultimo tassello che mancava per avviare un ragionamento sull’ ampliamento della Ztl di via San Bernardino — spiegava -. L’idea è togliere gli stalli blu rimasti da via Greppi in su e trasformarli in gialli per i residenti, con una Ztl che consenta l’ accesso a chi deve accompagnare gli utenti della clinica Palazzolo. Non abbiamo ancora deciso orari e dettagli, ne parleremo con la rete di quartiere».
Intanto sta muovendo i primi passi la progettazione della nuova rotatoria di via Baschenis, all’ex distributore di benzina.