Sei mesi con la Capitale Italiana della Cultura 2023: turismo e partecipazione a Bergamo e Brescia oltre le attese
Risultati oltre le aspettative nelle due città nei primi 6 mesi di Capitale: 4,8 milioni di visitatori, corrispondente a una crescita del +48,8% nei primi 6 mesi rispetto al 2022. I grandi centri museali hanno accolto oltre 470.000 visitatori (+74% rispetto allo stesso periodo del 2019); oltre 151.000 gli spettatori dei teatri delle città. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Nei primi sei mesi dell’anno di Capitale Italiana della Cultura 2023, Bergamo e Brescia hanno accolto oltre 4,8 milioni di visitatori totali — considerando i pernottamenti e gli escursionisti — provenienti da altre città e regioni italiane, da paesi esteri come Spagna, Germania, Francia, UK, Svizzera, Polonia in Europa, ma anche da destinazioni intercontinentali come India e USA. Si tratta di un aumento del 48.8% rispetto allo stesso semestre del 2022.
Le rilevazioni disponibili a oggi evidenziano inoltre un aumento dei pernottamenti nelle città pari al +50% rispetto allo stesso periodo nel 2022.
Un aumento di attrattività confermato anche dal monitoraggio degli Info Point di Bergamo e Brescia: nel primo semestre si sono registrati circa 82.000 accessi pari al +48,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. I 5 Info Point oggetto del rilevamento sono situati in punti strategici delle città e sono il punto di riferimento per tutti coloro che cercano informazioni di vario genere a partire da quelle sui trasporti all’esperienze che si possono svolgere sul territorio.
All’origine del successo di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 la capacità e la forte volontà delle due Amministrazioni di favorire un processo di attivazione, progettazione e coinvolgimento della cittadinanza. Nei primi sei mesi del 2023 sono oltre 1.100 gli eventi realizzati, pari a una media di 6 eventi al giorno. L’accoglienza dei visitatori nelle città e la promozione delle manifestazioni è stata possibile grazie anche al contributo di un migliaio di volontari che hanno offerto il loro tempo stimato in 3 giorni a testa, per un totale di circa 23.000 ore di attività nei primi sei mesi.
Nel primo semestre 2023 l’attrattività dei grandi centri culturali delle due città è cresciuta del 74% rispetto allo stesso periodo del 2019, sono infatti oltre 470.000 i visitatori che hanno visitato l’Accademia Carrara, la GAMeC — Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, il Museo delle storie e il Museo di scienze Caffi a Bergamo e Museo Santa Giulia e il Parco archeologico, la Pinacoteca Tosio Martinengo, l’area del castello e il Museo di Scienze Naturali per quanto riguarda Brescia. La proposta dei teatri di Bergamo e Brescia, già ordinariamente con occupazioni vicine al sold-out, ha visto un incremento degli spettacoli che hanno arricchito la programmazione, con una risposta di pubblico positiva: sono stati più di 151.000 — rispetto ai 119.000 del 2019 — gli spettatori che hanno assistito agli spettacoli messi in scena dalla Fondazione Teatro Donizetti, il Centro Teatrale Bresciano e il Teatro Grande.
Le presenze dei visitatori nelle due città oltre ogni aspettativa sono confortanti e stimolanti per i mesi che ancora abbiamo davanti. Ma i numeri da soli non possono raccontare la meravigliosa complessità di un progetto lungo tre anni e che ha coinvolto migliaia di persone. I primi sei mesi di BgBs2023 sono stati un successo anche, e soprattutto, per l’enorme partecipazione dei bresciani e dei bergamaschi che, prima, sono stati coinvolti attivamente nella progettazione, e poi si sono resi disponibili con grande generosità ad accogliere i visitatori nelle due città e ad attivarsi per la promozione degli eventi. Brescia e Bergamo hanno imparato a parlarsi, a costruire ponti, relazioni e a scambiarsi le migliori esperienze l’una dell’altra, processo che, ne sono certa, non terminerà nel 2024. Questa sarà la prima vera eredità del dopo Capitale.
Laura Castelletti, Sindaca di Brescia
Il numero dei visitatori a Bergamo e Brescia nel primo semestre ’23 è la prova dello straordinario interesse che le due città — unite nell’essere Capitale Italiana della Cultura — hanno saputo destare, sia su scala nazionale sia nell’attrarre flussi turistici dall’estero. La Cultura, che in questi mesi ha ispirato oltre mille diversi eventi, è per le nostre città un fondamentale ed efficacissimo fattore di qualificazione e di attrattività. Gli accessi ai musei, così come le presenze registrate dai principali teatri, confermano il successo di un progetto pensato innanzitutto per le rispettive comunità territoriali — con l’obiettivo primario di ampliare la sfera dei consumi culturali diffusi — e che ha però consentito di “illuminare” — come mai era successo in precedenza — la bellezza di Bergamo e Brescia, la ricchezza del patrimonio e la straordinaria vivacità della produzione culturale, portando le due città all’attenzione nazionale ed europea. Forti di questi primi risultati, rilanciamo dunque per la seconda parte dell’anno, che se possibile sarà ancora più ricca di iniziative e di grandi eventi. Il traguardo è quello di sedimentare tra Bergamo e Brescia un’amicizia e un’alleanza strategica che vadano ben oltre l’orizzonte del 2023.
Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo
Dopo i tanti appuntamenti estivi, la musica resta protagonista con “Raffa in the Sky” in calendario al Teatro Donizetti (29 settembre all’8 ottobre 2023): una vera opera lirica che si ispira alla figura iconica di Raffaella Carrà, con una biografia in musica ma il racconto di una carriera artistica che ha accompagnato le trasformazioni della società italiana dell’ultimo mezzo secolo.
Il Teatro Grande di Brescia accoglierà invece l’esibizione della Youth Symphony Orchestra of Ukraine, l’ensemble di giovani ucraini dai 12 ai 22 anni guidata dalla direttrice d’eccezione Oksana Lyniv, per la prima volta in Italia. Un forte e concreto messaggio di vicinanza alla popolazione ucraina ancora colpita dalla guerra.
A settembre i più giovani e le famiglie saranno protagoniste dell’iniziativa diffusa “Che spettacolo il Festival”, che sarà arricchito dal PASS PASS: il primo passaporto culturale per le nuove generazioni per “fidelizzare” il pubblico più giovane all’emozione della cultura. Il Festival è parte di “Che spettacolo il 2023!”: un progetto nato specificamente per Bergamo Brescia 2023 da una co-progettazione fra 46 enti dei due territori che si occupano di teatro e offerta culturale multidisciplinare e gli Assessorati alla Cultura di Bergamo e di Brescia. Iniziato a gennaio, ha già coinvolto circa 22.000 spettatori bambini e bambine in età scolare e adolescenti.
Gli appuntamenti della Capitale proseguiranno poi con le grandi esposizioni internazionali. Al Palazzo della Ragione di Bergamo sarà possibile visitare la mostra “Yayoi Kusama. Infinito presente” (dal 17 novembre 2023 al 14 gennaio 2024) dell’artista giapponese più popolare al mondo, che porterà nel cuore della città Fireflies on the Water, una delle sue Infinity Mirror Room più iconiche; Accademia Carrara ospiterà una mostra dedicata al melodramma, “Tutta in voi la luce mia” (dal 28 settembre 2023 al 14 gennaio 2024) che integrerà la parte espositiva con momenti musicali e letterari; le Gallerie d’Italia — Milano, museo di Intesa Sanpaolo, presenteranno invece la mostra “Moroni (1521–1580). Il ritratto del suo tempo” (dal 6 dicembre 2023 al 1° aprile 2024) dedicata al celebre pittore lombardo.
Fondazione Brescia Musei, dopo “Il Pugile e la Vittoria” — l’installazione artistica site specific firmata da Juan Navarro Baldeweg che vede l’unione di due bronzi di età ellenistica e romana per la prima volta insieme -, ospiterà “Lorenzo Lotto per la Pinacoteca Tosio Martinengo” (dal 28 novembre 2023–7 aprile 2024): un itinerario sviluppato nelle sale della collezione grazie a quattro straordinari prestiti che si aggiungono temporaneamente al capolavoro del maestro veneziano per un percorso dedicato a uno degli artisti più affascinanti del Cinquecento italiano. L’ente proporrà a novembre, inoltre, “Finché non saremo libere”, progetto espositivo per il Museo di Santa Giulia nella seconda edizione di “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani” del Festival della Pace, che mette al centro le opere d’arte contemporanea di due artiste iraniane, Farideh Lashai e Sonia Balassanian, che non hanno mai esposto in Italia.
Sono dedicati al ruolo inclusivo che svolge la cultura nella società, il progetto Open (dal 20 luglio al 3 dicembre 2023) del Teatro Grande di Brescia, che favorisce l’accessibilità al teatro e alla fruizione degli spettacoli d’Opera e Balletto per disabili sensoriali, e Deserters, una live installation di Chiara Bersani in collaborazione con altri due attori con disabilità motoria, progetto vincitore dell’undicesima edizione di Italian Council, in programma alla GAMeC di Bergamo (3 settembre 2023).
Torna inoltre il Landscape Festival (dal 7 al 24 settembre 2023), l’evento di riferimento per aiutare a comprendere come il paesaggio possa essere il riferimento comune per identificare nuovi modi sostenibili per vivere. L’iniziativa si svolgerà a Bergamo e Brescia in piazze “green” allestite secondo il tema “Grow Together — Crescere Insieme”.
A metà ottobre verrà presentato, in entrambe le città, lo speciale “Bergamo e Brescia città della cultura” realizzato da Rai Cultura. Una monografia che attraverso alcune interviste intreccia le storie di personaggi noti (sia del mondo cinematografico che dell’arte o della cultura, del teatro e dello spettacolo più in generale) con le città di Bergamo e Brescia. Attraverso il linguaggio della luce e i loro ricordi i luoghi delle due città prenderanno vita e mostreranno quanto il loro rapporto con esse abbia in qualche modo illuminato il proprio percorso professionale e le proprie scelte di vita.
La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca. Il Gruppo Sole 24 ore è media partner.
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BgBs2023, non solo grandi numeri ma anche condivisione e prospettive future alla base del successo dei primi sei mesi
Esempi (riusciti) di progetti-ponte fra le due città il cui valore va molto oltre il seppur ottimo risultato di pubblico
Oltre ai numeri confortanti e incoraggianti sull’andamento dei flussi turistici nelle due città, il successo di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023 si misura anche su altri parametri che raccontano della partecipazione del territorio ad un progetto che va ben oltre gli aspetti di ritorno economico, comunque importanti.
Uno di questi è, ad esempio, la Via delle Sorelle, uno dei primi grandi progetti avviato poche settimane dopo l’inaugurazione di BgBs2023. Il Cammino pensato e realizzato da Slow Ride Italy, che unisce le due città attraverso un percorso di 130 chilometri, in tre mesi ha già attirato centinaia di camminatori: dall’apertura ufficiale (1 aprile) al 30 giugno le credenziali scaricate (ovvero il documento che certifica il passaggio sul cammino attraverso la sequenza di timbrature) sono circa 500. Molte persone, inoltre, lo percorrono anche senza richiedere il documento, soprattutto chi lo affronta una tappa alla volta a distanza di diversi giorni: gli utilizzatori reali, dunque, sono molti di più. Moltissimi sono i camminatori provenienti dalle province di Brescia e Bergamo, ma ci sono presenze significative provenienti anche da altre città della Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino. Per quanto riguarda l’estero, il Cammino è già stato percorso da persone giunte da Belgio, Gran Bretagna e Usa.
Lungo il percorso, oltre 100 strutture fra pernottamento e ristoro sono entrate a far parte del Cammino, cifra in costante aumento. Questi pochi mesi di vita sono già sufficienti per sancire il fatto che la Via delle sorelle è entrata a tutti gli effetti nelle destinazioni da scoprire per il turismo lento e sostenibile italiano e internazionale.
Prova ne è il nuovo progetto Step by Step in cui un gruppo di giovani europei è invitato a percorrere la Via delle Sorelle insieme, dall’8 al 10 settembre: date non casuali perché il cammino si svolgerà pochi giorni prima del discorso sullo Stato dell’Unione, che verrà pronunciato il 13 settembre dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen al Parlamento europeo di Strasburgo. Durante la tre giorni di cammino, i giovani parteciperanno a walking discussions e momenti di confronto con esperti e ospiti d’eccezione intorno a temi di cultura, ambiente, società ed Europa. Le iscrizioni — gratuite — sono ancora aperte QUI.
Un altro piccolo, ma significativo, gioiello di condivisione che BgBs2023 lascerà in eredità dopo di sé è uno storico progetto bresciano, Cartoni animati in corsia di Avisco Ets, che a giugno è entrato ufficialmente anche nel reparto di Chirurgia pediatrica del Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Il volo di un razzo nello spazio, tuffi arditi nel mare insieme ai delfini, una bella giornata di sole al parco, la pioggia sotto l’ombrello e poi fiori, notti stellate, serpenti e camaleonti, gatti neri e farfalle, pesci innamorati e animali nel bosco. Queste, e altre ancora, sono le brevi storie animate che i giovani pazienti dell’Ospedale dei Bambini, presidio dell’ASST Spedali Civili di Brescia, hanno realizzato durante i primi sei mesi di laboratorio con Avisco. In questo primo semestre 53 tra bambine e bambini, ragazze e ragazzi pazienti dei reparti di oncoematologia, ortopedia e neuropsichiatria infantile hanno potuto incontrare gli operatori e, insieme a loro, dar voce ed espressione ai propri bisogni di allegria, di gioco e divertimento. A giugno Cartoni Animati in Corsia è iniziato anche all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, nel reparto di Chirurgia infantile e trapianti, dove resterà — per questo primo anno — fino al 30 agosto con 24 appuntamenti in calendario.
Un progetto lontano, per definizione, dai grandi numeri e dalle luci scintillanti dei palcoscenici, ma posto al cuore di Cultura come cura, uno dei pilastri di BgBs2023, per il suo altissimo valore. Grazie a questo progetto, la Capitale parteciperà al fare cultura nella comunità infantile ospedalizzata. “Ci vuole arte, ci vuole cura” è l’esemplare aforisma che descrive l’approccio degli operatori Avisco al produrre arte, prima, nelle corsie pediatriche e a restituirla, poi, alle cittadinanze di Brescia e di Bergamo che, grazie a questi movimenti virtuosi e illuminati, potranno sentirsi, insieme, ancora più comunità.
Infine, un altro successo di pubblico per una doppia esposizione che, grazie alla sua innovativa prospettiva sul futuro delle due città, ha richiamato non solo gli addetti ai lavori ma anche tanti, tantissimi cittadini interessati a riflettere sulle prospettive di sviluppo di Bergamo e Brescia. Si tratta di Visioni per un futuro presente. Città, ambiente, comunità aperta in contemporanea, ma con due diversi progetti, all’ex Cinema Astra di via X Giornate a Brescia e al Palazzo della Libertà a Bergamo. In meno di tre mesi, sono stati oltre novemila (9.018) i visitatori complessivi delle due esposizioni, interessati a scoprire il passato e il presente delle città per cogliere le direzioni per il suo possibile futuro, a partire dalla qualità urbana e ambientale esistente che le ha caratterizzate. All’interno delle due mostre, passato, presente e futuro dialogano insieme, riflettendo processi in atto nella città reale ma anche nei suoi territori, attraverso molteplici voci e sguardi che raccontano ricchezza, progetti e cambiamenti.
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I PROSSIMI SEI MESI CON LA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2023
EVENTI E INIZIATIVE
Raffa in the Sky
Realizzato da Fondazione Teatro Donizetti
Dal 29 settembre all’8 ottobre 2023 al Teatro Donizetti di Bergamo
Si intitola Raffa in the Sky la nuova opera commissionata dalla Fondazione Teatro Donizetti per il 2023 anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura al compositore Lamberto Curtoni su libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli da un’idea di Francesco Micheli che firmerà la regia dello spettacolo in scena al Teatro Donizetti di Bergamo il prossimo settembre.
Raffa in the Sky è un’opera, una vera opera lirica, che si ispira alla figura iconica di Raffaella Carrà, prima grande protagonista della televisione italiana ma anche personaggio internazionale. Non sarà una biografia in musica, ma il racconto di una carriera artistica che ha accompagnato, e talvolta stimolato, l’evoluzione della società italiana dell’ultimo mezzo secolo. Attraverso la straordinaria esperienza della Carrà, l’opera si propone di riflettere anche sul ruolo dell’artista nella società, sul valore e sull’uso dell’arte, sul ruolo della televisione e degli altri media. Tutto senza dimenticare la musica della Carrà, in un racconto che sceglierà la strada del surreale e del paradossale per parlare, in realtà, a tutti noi. La produzione sarà realizzata esclusivamente grazie al sostegno dei privati.
Maggiori info QUI.
Concerto Youth Symphony Orchestra of Ukraine
Organizzato da Fondazione del Teatro Grande di Brescia
Il 21 settembre, ore 21:00, al Teatro Grande di Brescia
La Youth Symphony Orchestra of Ukraine/YsOU è un progetto musicale unico che riunisce giovani musicisti dai 12 ai 22 anni da tutta l’Ucraina. La missione di YsOU è quella di essere una piattaforma per lo sviluppo di giovani musicisti con l’obiettivo di diffondere la musica classica e i suoi valori nella realtà attuale.
Durante la serata al Teatro Grande verrà eseguita la Suite n. 3 di Ottorino Respighi Antiche danze et arie per liuto, la Sinfonia n. 4 Italiana op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, oltre alla prima esecuzione italiana del brano Cantate on the poems of Lina Kostenko Polumiam zhority (Burn on in flames) di Eduard Resatsch in cui è prevista la partecipazione come voce solista del soprano Yuliia Tkachenko.
Il concerto vuole fortemente testimoniare la solidarietà e la vicinanza della Fondazione del Teatro Grande alla popolazione ucraina che da mesi subisce una aggressione violenta e inaccettabile.
Che spettacolo il 2023!
Dal 1° gennaio al 31 dicembre
Bergamo Brescia 2023 è la prima Capitale Italiana della Cultura che ha previsto un programma family friendly, dal suggestivo titolo Che spettacolo il 2023!, che si rivolge a nuovi spettatori e spettatrici, a tutti i bambini e bambine in età scolare, agli adolescenti, alle famiglie e alle scuole.
Un progetto voluto fortemente dagli Assessorati alla Cultura di entrambe le città, pensato e co-progettato in concerto con una rete di 35 soggetti del mondo della cultura di Bergamo e Brescia impegnati nell’offerta culturale dedicata alle nuove generazioni con l’obiettivo di dare vita a un calendario unico, un unico palinsesto multidisciplinare di iniziative (teatro, musica, arte, danza, etc.), e a un festival diffuso da settembre a dicembre 2023.
Il programma è dedicato ai “nuovi spettatori”: quei bambini e quelle bambine che, proprio in questo 2023, iniziano la loro vita culturale, senza perdere di vista gli adolescenti che, dopo il lungo periodo della pandemia, devono tornare a essere protagonisti della vita culturale del territorio.
E proprio per rendere questi giovani spettatori ancora più protagonisti dell’anno della Cultura, è stato sviluppato PASS PASS, il pass culturale per le nuove generazioni, uno strumento innovativo, cartaceo e digitale, che in modo complementare consente di raggiungere un target ampio dai 18 mesi ai 12 anni, un gioco per collezionare esperienze culturali.
Il 23 settembre inaugura inoltre l’iniziativa diffusa e multidisciplinare Che Spettacolo il Festival, che si concluderà a metà dicembre.
Maggiori info QUI.
Mostra Yayoi Kusama. Infinito presente
Dal 17 novembre 2023 al 14 gennaio 2024 a Palazzo della Ragione a Bergamo
Organizzato da The Blank Contemporary Art e Comune di Bergamo
Una straordinaria operazione artistica e culturale, in mostra Yayoi Kusama (Matsumoto, Giappone, 1929), l’artista più popolare al mondo, secondo un sondaggio condotto dalla prestigiosa rivista The Art Newspaper, che porterà nel cuore della città orobica Fireflies on the Water una delle sue Infinity Mirror Room più iconiche, proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York.
L’iniziativa, promossa da The Blank Contemporary Art e Comune di Bergamo, è curata da Stefano Raimondi.
L’allestimento, ideato da Maria Marzia Minelli, si compone di un percorso introduttivo che approfondisce la ricerca di Yayoi Kusama attraverso poesie, filmati e documentazioni, creando uno spazio di condivisione fisica e digitale dell’esperienza vissuta e permettendo di entrare da più punti di vista nell’immaginario della celebre artista giapponese.
Al centro del percorso Fireflies on the Water è un’installazione dalle dimensioni di una stanza pensata per essere vista in solitudine, una persona alla volta. L’opera consiste in una stanza rivestita di specchi su tutti i lati; al centro della sala, si trova una pozza d’acqua, che trasmette un senso di quiete, in cui sporge una piattaforma panoramica simile a un molo e 150 piccole luci appese al soffitto che, come suggerisce il titolo, sembrano lucciole.
Questi elementi creano un effetto abbagliante di luce diretta e riflessa, emanata sia dagli specchi che dalla superficie dell’acqua. Lo spazio appare infinito, senza cima né fondo, inizio né fine. Come nelle prime installazioni di Yayoi Kusama, tra cui l’Infinity Mirror Room (1965), Fireflies on the Water incarna un approccio quasi allucinatorio alla realtà. Sebbene legato alla mitologia personale dell’artista e al processo di lavoro terapeutico, quest’opera si riferisce anche a fonti varie come il mito di Narciso e il paesaggio giapponese nativo di Kusama.
Il luogo che accoglie l’installazione è ovattato nelle luci e nei suoni e l’arrivo alle soglie della stanza ha la valenza di un atto meditativo, di una contemplazione capace di portare il pubblico in una dimensione altra e diversa, un invito ad abbandonare il senso di sé e ad arrendersi a una sorta di magia meditativa.
La mostra è parte del programma del Festival di Arte Contemporanea ARTDATE, organizzato da The Blank e Palazzo Monti nelle città di Bergamo e Brescia.
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Mostra Tutta in voi la luce mia
Di Accademia Carrara
Dal 28 settembre 2023 al 14 gennaio 2024
A partire dalla fine del Settecento e con il Romanticismo, si va formando un pubblico vasto e partecipe di lettori di romanzi e di frequentatori di teatri ed esposizioni d’arte.
Il romanzo storico, il genere della pittura di storia e il melodramma (rivoluzionato grazie a Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi), alimentano la passione per le vicende storiche, introducendo eroi di una nuova mitologia.
Storici, letterati, poeti, pittori, scultori, scenografi e costumisti teatrali cercano di rievocare il passato con la massima fedeltà possibile nella ricostruzione degli ambienti, nella descrizione delle fisionomie, degli atteggiamenti e degli abiti, rendendo allo stesso tempo attuali quei luoghi, quelle vicende, quei personaggi, quei sentimenti.
Attraverso capolavori di Francesco Hayez, Michelangelo Grigoletti, Pompeo Molmenti, Francesco Coghetti, Domenico Induno, Alexandre Cabanel, Accademia Carrara intesse un dialogo tra pittura, letteratura e musica, mettendo in scena la vicenda straordinaria di un periodo storico avvincente, anche grazie a un allestimento d’eccezione.
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Mostra Moroni (1521–1580). Il ritratto del suo tempo
Organizzato da Intesa Sanpaolo
dal 6 dicembre 2023 al 1° aprile 2024 alle Gallerie d’Italia di Milano, museo di Intesa Sanpaolo
Una mostra, di respiro internazionale, dedicata al pittore bergamasco Giovan Battista Moroni, noto soprattutto per i suoi ritratt,i che visse e operò nelle due città di Bergamo e Brescia. La mostra presenterà dipinti e disegni dell’artista e di altri celebri pittori del periodo come Lotto, Moretto, Savoldo, Tiziano, Veronese e Tintoretto, con oltre cento opere provenienti da musei nazionali e internazionali. In avvicinamento alla mostra sono previste iniziative a Brescia e Bergamo per celebrare i principali luoghi della vita e della produzione artistica di Moroni come un documentario che ripercorre i luoghi principali dell’artista in coproduzione con SKY ARTE, realizzato da 3D Produzioni e in collaborazione con le istituzioni di riferimento. Curatori della mostra sono Simone Facchinetti, professore associato all’Università del Salento, e Arturo Galansino, direttore generale di Palazzo Strozzi, Firenze.
Lorenzo Lotto per la Pinacoteca Tosio Martinengo
Organizzato da Pinacoteca Tosio Martinengo
Dal 28 novembre 2023 al 7 aprile 2024
Nella straordinaria cornice della Pinacoteca, il palinsesto autunnale si completerà con il progetto Lorenzo Lotto per la Pinacoteca Tosio Martinengo, dal 28 novembre: un itinerario sviluppato direttamente nelle sale della collezione che grazie a quattro straordinari prestiti, che andranno ad aggiungersi temporaneamente al capolavoro del maestro veneziano già parte della collezione bresciana, propone non solo un percorso dedicato a uno degli artisti più affascinanti del Cinquecento italiano, ma anche una serie di rimandi e confronti con i maestri coevi come Savoldo, Romanino, Moretto e Moroni.
Mostra Finché non saremo libere
Organizzata da Fondazione Brescia Musei
A novembre, al Museo di Santa Giulia
A cura di Ilaria Bernardi, è un progetto espositivo per il Museo di Santa Giulia, inserito all’interno della seconda edizione di “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani”.
La mostra si propone di approfondire un tema così drammaticamente attuale come la condizione femminile nel mondo, con un particolare focus sull’Iran. Il titolo della mostra rielabora, volgendolo al femminile, il titolo del libro Finché non saremo liberi. IRAN la mia lotta per i diritti umani (Bompiani, Milano 2016) di Shirin Ebadi, un’avvocatessa e pacifista iraniana premiata nel 2003 con il premio Nobel per la pace per i suoi sforzi significativi e pionieristici per la democrazia e i diritti umani, in particolare i diritti delle donne, dei bambini e dei rifugiati-
La prima sezione della mostra includerà un nucleo di opere di artiste donne della Collezione Genesi che è costituita da opere d’arte contemporanea di artisti di tutto il mondo che riflettono sulle urgenti, complesse e spesso drammatiche questioni culturali, ambientali, sociali e politiche coeve. A conclusione di questa sezione, saranno esposte tre opere della Collezione realizzate da artiste iraniane: Shirin Neshat, Soudeh Davoud e Tala Madani.
Progetto Open
di Fondazione del Teatro Grande di Brescia
dal 20 luglio al 3 dicembre 2023
Il Teatro Grande di Brescia dal 2017 ha sviluppato OPEN, un importante percorso di accessibilità al teatro e alla fruizione degli spettacoli d’Opera e Balletto per disabili sensoriali divenendo il primo teatro italiano ad utilizzare e mettere a disposizione, gratuitamente tramite un’app, la tecnologia Sennheiser destinata a migliorare la partecipazione di persone con disabilità visive e uditive. L’app consente a sordi e ipoudenti di migliorare la propria fruizione attraverso una personale modulazione delle frequenze del suono; parallelamente, il Sistema consente a ciechi e ipovedenti di poter ascoltare in diretta durante lo spettacolo una audio-descrizione dello spettacolo stesso appositamente creata insieme al regista dell’Opera.
Il progetto coinvolge persone di tutte le età promuovendone l’interazione al fine di valorizzare le diverse abilità. Sulla base di esperienze consolidate, il progetto permette di delineare una best practice e replicarla altrove.
In occasione della Capitale Italiana della Cultura 2023, grazie anche alla sponsorizzazione di EssilorLuxottica, saranno consolidate, diversificate e incrementate le attività volte all’inclusione di persone con disabilità fisica e sensoriale nella programmazione e nella vita del Teatro Grande, dagli spettacoli alle visite guidate, dalle lezioni alla formazione, allo scopo di promuovere il coinvolgimento, la soddisfazione e il benessere che si genera grazie alla partecipazione culturale.
Sono previsti inoltre una serie di interventi migliorativi legati all’accessibilità fisica del Teatro e un percorso di formazione dinamico, rivolto a giovani con diverse abilità sensoriali e finalizzato all’acquisizione di competenze utili per poter condurre percorsi all’interno del teatro utilizzando il proprio linguaggio (la tattilità, la lingua dei segni italiana, e così via). È inoltre prevista la creazione di materiali video che presentano e spiegano gli spettacoli d’Opera in programma (ma anche la storia e la struttura del teatro) a persone con diverse abilità sensoriali, utilizzando l’audio descrizione, i sottotitoli in più lingue, la lingua dei segni italiana, la musica e il canto. Sarà organizzata il 1° ottobre la prima giornata dedicata all’accessibilità al teatro (accessibility day), in occasione della quale saranno programmate attività pratiche volte a mostrare e condividere le esigenze delle persone con abilità sensoriali diverse o parziali.
Maggiori info QUI.
Deserters (Disertori)
Di GAMeC di Bergamo
Prova generale aperta al pubblico domenica 3 settembre, ore 21:00 Bergamo all’Ex Oratorio di San Lupo
Deserters (Disertori) è una live installation di Chiara Bersani (San Rocco al Porto, 1984), progetto vincitore dell’undicesima edizione di Italian Council, il programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Deserters inscena un’unione di corpi; è composta da un’opera performativa per tre attori con disabilità motoria e da un grande ambiente scultoreo nel quale i corpi si incontrano e agiscono, lasciando segni del proprio passaggio. Il lavoro si confronta con i temi di vulnerabilità e dipendenza, intrecciando i linguaggi del visivo e della performance; accoglie il pubblico in un percorso coinvolgente che mina gli stereotipi legati alla sfera intima, identitaria e sessuale che colpiscono di frequente le persone con disabilità.
Attraverso quest’opera, Chiara Bersani non solo si interroga su nuove pratiche di inclusione che tengono conto di prerogative plurali, ma indaga, da una prospettiva estetica radicata nella prossimità e nella relazione, il concetto esteso di accessibilità.
Deserters (Disertori) si svilupperà nel corso di un periodo di residenza dell’artista a Bergamo, dal 28 agosto al 3 settembre 2023, che si concluderà con una serata-evento all’Ex Oratorio di San Lupo durante la quale il pubblico potrà assistere alle prove finali della performance in vista del debutto alla Kunsthaus Baselland di Muttenz/Basilea, che dal 27 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024 ospiterà la prima mostra personale di Chiara Bersani in un’istituzione europea, a cura di Lorenzo Giusti e Ines Goldbach. La promozione del progetto prevede inoltre un talk e un laboratorio, rispettivamente alla Galerie Stadtpark di Krems e al Pirelli HangarBicocca di Milano. A conclusione del progetto, la partitura della performance e l’ambiente scultoreo entreranno a far parte delle Collezioni della GAMeC.
Festival Una sola terra
di Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Codice Edizioni
dal 22 al 24 settembre
Il Festival Una Sola Terra indaga il rapporto uomo-natura nell’era dell’antropocene. Il focus è sulle buone pratiche e sulle azioni concrete per la salvaguardia del nostro pianeta e per l’educazione ambientale. La tre giorni si configura come un vero e proprio laboratorio di sostenibilità per diventare il momento in cui la consapevolezza diventa azione attiva della cittadinanza. Nei tre giorni del Festival il pubblico potrà avvicinarsi ai temi della sostenibilità ambientale, dei cambiamenti climatici, della biodiversità, delle mobilità e città sostenibili, e ai temi correlati affrontati durante incontri con scienziati ed esperti. Ma ci saranno anche spettacoli, reading, laboratori didattici, escursioni, exhibit e molte altre iniziative gratuite.
Festival internazionale dell’Educazione
di Fondazione Brescia Musei
dal 4 all’8 ottobre
Il Festival Internazionale dell’Educazione intende dare valore all’eccellenza bresciana nell’ambito pedagogico e didattico, attraverso il contributo di esperti nazionali e internazionali di un grande momento dedicato all’educazione, alla conoscenza, alla trasformazione della comunità. Un evento destinato a ripetersi negli anni, che per la prima edizione si concentra sul tema delle “Comunità educative” per sancire un patto, un’alleanza educativa tra le generazioni, tra scuola e territorio, tra istituzioni e enti del terzo settore, per una comunità inclusiva, in grado di dare valore alle differenze culturali e promuovere processi solidali. Il Festival Internazionale dell’Educazione si articola in 5 giornate di attività (dal 4 all’8 ottobre 2023), che si sviluppano attorno alla Giornata mondiale degli insegnanti, voluta dall’UNESCO per sostenere il compito educativo degli insegnanti e per promuovere un’educazione di qualità per tutti. Lectio magistralis con ospiti internazionali, seminari di approfondimento, mostre, laboratori, spettacoli teatrali ed eventi che coinvolgeranno l’intera città. Saranno occasioni di studio e approfondimento, ma al tempo stesso saranno opportunità di incontro, di scambio e di festa.
Landscape Festival
dal 7 al 24 settembre 2023, Bergamo
«Landscape Festival» è un evento di rilievo internazionale dedicato alla promozione della cultura del paesaggio che si svolge dal 2011 a Bergamo. Ideato dall’associazione senza scopo di lucro Arketipos, è nato come evento aperto a un ampio pubblico nella meravigliosa cornice di Bergamo Alta e si è sviluppato negli anni grazie al forte impegno del Comune di Bergamo. Nel 2023, arriva alla sua XIII edizione. Il tema dell’edizione di quest’anno sarà “Grow Together — Crescere Insieme”. Il cuore pulsante della manifestazione, la Green Square di Bergamo, sarà affidata al noto studio berlinese Topotek 1, specializzato nel campo del paesaggio e dell’architettura. La paesaggista Silvia Ghirelli sarà invece a Brescia, in piazza Boni, attraverso interventi labirintici diluiti nella città, legati al concetto del “ritrovarsi dopo essersi persi”. Le giornate del Festival saranno inoltre arricchite da numerosi eventi, come talk, laboratori, mostre e installazioni, capaci di attirare migliaia di visitatori ogni anno. In inglese il verbo to grow vuol dire crescere, di conseguenza crescere insieme. Crescere insieme al paesaggio, come persone, come popoli, come genere umano. Occuparsi di paesaggio vuol dire saper armonizzare la presenza tra l’uomo, l’architettura e la natura, trasformando uno spazio in un luogo da abitare, custodire, curare e coltivare per crescere insieme a lui come individualità e come comunità. Il paesaggio che abitiamo è un ponte tra passato e futuro, ricco di storia e cultura da preservare, sviluppare e tramandare. L’edizione 2023 di Landscape Festival vede la partnership di Ceta, Pedrali, Mapei, Terna, INTERNI con alcune installazioni della Mostra-Evento Design Re-Evolution della Milano Design Week 2023.
Donizetti Opera Festival
Dal 16 novembre al 3 dicembre
LU OpeRave, Il diluvio universale, Alfredo il Grande, Lucie de Lammermoor e Il piccolo compositore di musica sono i titoli del Donizetti Opera 2023 che si svolgerà dal 16novembre al 3 dicembre.
I tre weekend si apriranno (16, 23 e 30 novembre) con la nuova creazione LU OpeRave (inizialmente prevista nel 2022) in cui la musica di Donizetti incontra l’elettronica e le nuove tendenze. Il titolo richiama la più celebre delle opere di Donizetti, Lucia di Lammermoor, alla quale gli autori di questo nuovo progetto sperimentale si sono ispirati. Lo spettacolo, che si svolgerà in un luogo cittadino non convenzionale, con spazio alla convivialità e il pubblico parte integrante dell’azione.
Primo titolo operistico, al Teatro Donizetti il 17 e 25 novembre e il 3 dicembre, sarà Il diluvio universale (Napoli, 1830) azione tragico-sacra in programma seguendo la nuova edizione critica a cura di Edoardo Cavalli per la Fondazione Teatro Donizetti.
Per il ciclo #donizetti200, con il quale il festival propone un titolo di Donizetti che compie i due secoli, sarà la volta del dramma eroico Alfredo il Grande (Napoli, 1823) al Teatro Donizetti il 19 e il 24 novembre, con una nuova edizione controllata sulle fonti dell’opera, curata sempre da Edoardo Cavalli.
Terzo titolo, al Teatro Sociale il 18 e il 26 novembre e poi l’1 dicembre, Lucie de Lammermoor che debuttò al Théâtre de la Renaissance di Parigi nel 1839 e fu accolta con tale clamore da offrire a Donizetti la commissione di due nuove opere per quel teatro, la prima delle quali sarebbe dovuta essere L’Ange de Nisida.
Altro spettacolo in scena sarà Il piccolo compositore di musica, sabato 2 dicembre al Teatro Donizetti. Azione scenica in due atti di Giovanni Simone Mayr, che vedrà la messa in scena curata da Francesco Micheli, con gli allievi della Bottega Donizetti nell’ambito di un progetto che coinvolge numerose istituzioni didattiche bergamasche.
BergamoScienza
dal 29 settembre al 15 ottobre
Numerosi Premi Nobel e nomi importanti della panorama scientifico e culturale internazionale animeranno le giornate del primo festival della scienza in Italia, che ogni autunno trasforma la città in un palcoscenico dove si immagina e si discute il nostro futuro comune.
Un programma, quello del 2023, che vanta la presenza di ben tre Premi Nobel: Serge Haroche (Nobel per la Fisica 2012), che terrà un incontro sulla fisica della luce, da Galileo ai computer quantistici; Kip Thorne (Nobel per la Fisica 2017 e consulente di Christopher Nolan per il film Interstellar), che parlerà di buchi neri, onde gravitazionali e della fisica dei viaggi nel tempo; e Michael Houghton (Nobel per la Medicina 2020) che racconterà la sfida ancora aperta dell’Epatite C, dalla scoperta del virus e dei primi antivirali, per cui ha vinto l’importante riconoscimento, al sogno — oggi sempre più vicino alla realtà — di sviluppare un vaccino efficace contro l’infezione. Tanti altri i grandi nomi attesi: Avi Loeb, fisico teorico e presidente più longevo del Dipartimento di Astronomia di Harvard, parlerà di relitti tecnologici e ricerca di vita oltre il pianeta terra; uno tra i massimi esperti di metacognizione, Steve Fleming, direttore del MetaLab Lab allo University College di Londra, spiegherà le nuove evidenze sul ruolo dell’autoconsapevolezza nell’intelligenza emotiva e cognitiva; l’astrofisica Simonetta di Pippo, direttore dello Space Economy Evolution Lab (SEE Lab), il laboratorio di SDA Bocconi, esplorerà le nuove frontiere dell’economia dello spazio; per completare il racconto di questo nuovo capitolo dell’esplorazione spaziale, Camilla Colombo, del Politecnico di Milano, parlerà di rifiuti spaziali e traffico satellitare, che potrebbe impedirci di uscire con facilità dall’orbita terrestre, mentre Stefano Bianchi, dell’ESA, ci mostrerà le nuove tecnologie di sviluppo dei razzi, sempre più sicuri e sostenibili; Chris Bowler, Direttore del Dipartimento di Genomica ambientale ed evolutiva presso l’École Normale Supérieure di Parigi, farà immergere il pubblico nella ricerca oceanica, in un viaggio tra scienza, esplorazione e bellezza; Paola Bonfante, professoressa emerita di Biologia all’Università di Torino e Paco Calvo, professore di Filosofia della scienza presso il Minimal Intelligence Lab (MINT Lab) dell’Università di Murcia, discuteranno della complessità del mondo vegetale ponendosi un quesito complesso e affascinante: le piante sono “intelligenti”?; la giornalista Sara Moraca e la climatologa Elisa Palazzi racconteranno le strategie locali di resilienza e di adattamento al cambiamento climatico. Il 29 settembre nella giornata di apertura del festival, inaugura al Palazzo della Libertà la mostra “Svalvolati”, un percorso espositivo che celebra Bergamo e Brescia come centri di eccellenza nell’evoluzione delle terapie del cuore non invasive. Il visitatore, interagendo con oggetti e dispositivi multimediali, diviene parte attiva di un viaggio dagli esordi della cardiochirurgia fino ai giorni nostri. La mostra, che rimarrà aperta fino al 22 dicembre, è realizzata da Bergamoscienza in collaborazione con l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.