Piano di Governo del territorio, inizia a delinearsi la Bergamo del futuro

Una Bergamo sempre più attrattiva, grazie a una rete commerciale solida e a una mobilità sempre più sostenibile: è questa, in estrema sintesi, la risposta che emerge dal primo laboratorio tematico voluto dal Comune di Bergamo nell’ambito del percorso di partecipazione in vista della stesura del nuovo Piano di Governo del Territorio, lo strumento che definirà le politiche di sviluppo della città nei prossimi dieci anni. Ecco cosa c’è da sapere.

Comune di Bergamo
4 min readOct 3, 2021

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L’attuale Piano di governo del territorio, adottato dall’Amministrazione Bruni e approvato da quella Tentorio, rappresenta la cornice dentro la quale sono state fatte le scelte di costruzione degli ultimi 10 anni: risulta quindi fondamentale la redazione del nuovo piano, stante anche le mutate esigenze e ambizioni della città nell’arco dell’ultimo decennio.

Ed è quel che sta facendo l’Amministrazione di Bergamo in questi mesi. In questi giorni si svolgono i tre appuntamenti di laboratorio voluti dall’Amministrazione per coinvolgere i cittadini intorno ai temi fondamentali del nuovo PGT: allo spazio Polaresco, sabato 2 ottobre, erano presenti circa 50 persone, accorse per discutere il futuro della Bergamo Attrattiva, questo il titolo del laboratorio, che funge anche da momento di restituzione e sintesi rispetto alle richieste raccolte nei 21 incontri di quartiere realizzati nei mesi scorsi dall’Amministrazione.

I dati relativi ai 21 appuntamenti di quartiere sul PGT

Innanzitutto il tema del commercio, con i quartieri a soffrire delle politiche intraprese a livello provinciale e delle autorizzazioni concesse da Regione Lombardia per grandi polarità commerciali alle porte della città (ad esempio, Stezzano, Curno e Orio al Serio, a pochi km dal capoluogo).

Il tessuto commerciale della città ha dato grande prova di solidità durante l’emergenza pandemica, ma ciò non toglie che il PGT cercherà di dare risposta, grazie a un sistema di premialità e ulteriori compensazioni, alla necessità di rafforzare ulteriormente la rete del commercio di vicinato dei quartieri della città, cercando di favorire l’insediamento di medie strutture di vendita, legate a grandi marchi della moda, dell’artigianato, ecc., nelle aree centrali della città.

Importante rimarrà il regolamento per Città Alta, che previene l’insediamento di nuovi attività di somministrazione e cerca di tutelare le attività di vicinato.
Il Comune risponde in modo assolutamente positivo alla richiesta dei cittadini di proseguire la propria politica di rigenerazione delle aree dismesse, molte delle quali hanno trovato soluzione in questi ultimi anni o si sono avviate a processi di riqualificazione, sempre nel tentativo di ridurre — come avvenuto finora per la maggior parte degli ambiti di intervento — il costruito rispetto alla situazione attuale.

Capitolo mobilità, altro argomento cardine della mattinata di oggi al Polaresco: una Bergamo con una mobilità più sostenibile è quella che emerge dalle richieste dei quartieri, con la necessità di proseguire il lavoro intrapreso dall’Amministrazione negli ultimi anni in termini di mobilità dolce. Estendere le zone30, completare la connessione dei percorsi ciclopedonali, creare parcheggi esterni che preservino i quartieri dall’invasione delle auto da fuori città, continuare nella valorizzazione dei percorsi pedonali del Colli e di Bergamo Alta sono solo alcune delle azioni che il Piano di Governo del Territorio recepirà, in continuità con le linee di mandato di cui si è dotata l’Amministrazione comunale.

Rimangono alcune perplessità circa il collegamento ferroviario con l’aeroporto — già emerse da parte del comitato di Boccaleone e oggetto di una interlocuzione, favorita dal Comune di Bergamo, con RFI — e il ruolo del Parco Ovest, su cui si ritiene prioritario intervenire perché sia connesso in modo migliore con le aree limitrofe (imminenti i lavori per la realizzazione di una passerella che lo colleghi con Colognola e un sottopasso che metta in connessione con il Villaggio degli Sposi) e perché mantenga una vocazione naturalistica.

“Il percorso partecipativo sta restituendo un fondamentale quadro conoscitivo dell’evoluzione dei quartieri in questo decennio e delle attese ed esigenze dei loro abitanti. Attenzione ad tessuto commerciale più minuto, modelli di mobilità sostenibile capace di trovare il giusto equilibrio tra qualità di vita e sempre più crescente necessità di spostamento e accessibilità, ripensamento e incremento dello spazio pubblico, attenzione ai temi ambientali e al verde in città, sono alcune delle molte richieste che emergono con maggior insistenza nel percorso intrapreso e che il nuovo PGT sta facendo sue attraverso strumenti aggiornati e nuove visioni all’altezza dei rapidi cambiamenti che stiamo vivendo”.

Francesco Valesini, assessore all’urbanistica del Comune di Bergamo

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