Perché si installa un perimetro fisso lungo piazzale Alpini?
Nei giorni scorsi il Comune di Bergamo ha approvato il progetto per la nuova perimetrazione e il nuovo sistema di accessi di piazzale degli Alpini. La decisione che l’Amministrazione ha proposto è quella di allocare risorse del proprio bilancio per realizzare la recinzione dell’intero piazzale — eliminando tutte le barriere provvisorie poste sui fronti e all’interno del perimetro della piazza a servizio delle attività e dei concerti promossi in questi anni, sistemando anche le parti verdi con la sostituzione delle alberature ammalorate e la sistemazione delle aiuole poste a ridosso dell’Istituto Vittorio Emanuele. La cosa ha suscitato qualche discussione: cerchiamo di spiegare bene la questione.
Il successo dell’esperienza promossa da NXT Station in questi tre anni con oltre 250 mila presenze, di cui oltre 100 mila solo nel 2023 in occasione di concerti, presentazioni, attività di ogni genere ha scontato infatti purtroppo la necessità di avere uno spazio confinato da una recinzione posticcia e provvisorie formata da tralicci di alluminio alti 3 metri e grandi teli plastificati con un impatto decisamente negativo sulla percezione dello spazio pubblico. Una soluzione però obbligata se si vuole continuare a far vivere quel luogo rendendolo fruibile come mai avvenuto in passato ad un numero assai elevato di persone, coerentemente anche a quelle che erano state le premesse dell’intervento di riqualificazione promosso nel 2020. Un messaggio chiaro ed esplicito arrivato al termine di questi primi tre anni all’Amministrazione da coloro che l’hanno avuto in uso al termine di un triennio di grandi soddisfazioni, visti i numeri ma anche di complesse e non facili sperimentazioni proprio nella sua gestione.
L’Amministrazione ha quindi colto l’occasione dell’imminente pubblicazione del nuovo bando di gestione per i prossimi 2/3 anni, per dare risposta in modo più ordinato e decoroso a questa stessa richiesta consentendo di proseguire il lavoro fatto in questi anni, giudicato complessivamente più che positivo, migliorandone gli aspetti più critici riscontrati in questo lasso di tempo (come oltre all’immagine e al decoro del perimetro esterno dell’area, la maggiore continuità delle attività lungo i dodici mesi e la mitigazione del disturbo acustico lamentato da alcuni residenti).
L’idea di realizzare una perimetrazione fissa nasce da qui. Una soluzione che non rappresenta di certo una novità in ambito urbano, basti pensare alle perimetrazioni dei grandi parchi di Londra, Parigi e Madrid, come ai numerosi esempi di parchi cittadini. Piazzale Alpini non è un parco ma uno spazio pubblico che ha da sempre alternato parti verdi con parti significative pavimentate (tanto da essere definito appunto come piazzale) la cui fruizione ha rappresentato un elemento di criticità proprio per la sua vicinanza alla stazione ferroviaria, con conseguenti problemi di sicurezza presenti in analoghi contesti anche in molte altre città italiane e d’Europa.
Da qui la decisione di rivedere nel 2020 la sua conformazione, considerata troppo rigida e limitante per accogliere attività volte a creare maggior presenza di pubblico e, al termine dei lavori, dopo la breve esperienza del mercato rionale, l’avvio del progetto di animazione realizzato da Rete Doc/Casa Molloy per il Comune di Bergamo che a portato a “riaccendere” Piazzale degli Alpini con oltre 300 tra spettacoli, festival e iniziative culturali, affiancando ciò che già da diverso tempo era stato promosso da Bergamo Scienza e, più di recente anche dalla nuova sede dell’Informa Giovani.
Una parte importante del progetto è stata rappresentata dalla musica, che — come i bergamaschi ricorderanno — era fino a pochi anni fa del tutto assente a Bergamo nella stagione estiva. Concerti quindi, in parte gratuiti e in parte con biglietto di ingresso.
Qualche nome: Carl Brave, Edoardo Bennato, Rosa Chemical, Daddy G (Massive Attack), Myss Keta, Lo Stato Sociale, Grupo Compay Segundo, Eiffel 65, Ernia, Sangiovanni, Motta, Tananai, The Dandy Wharols, Modena City Ramblers, Africa Unite, Manuel Agnelli, Coma Cose, The Zen Circus, Fulminacci, Psicologi, Manu Chao…. e molti altri.
In pratica, grazie a NXT Station — il titolo del progetto che si è sviluppato ogni anno da fine aprile a fine settembre — Bergamo è diventata (e non lo era) una città di riferimento per la musica dal vivo.
Alla musica — che ha compreso concerti acustici e serate di “silent disco” — si sono aggiunti spettacoli di stand up comedy e di improvvisazione, spettacoli teatrali, serate di reading e numerose presentazioni di libri e di podcast. Si sono poi costruite iniziative in partnership con realtà del territorio: dalla Fiera dei Librai al Bergamo Film Meeting, dal Primo Maggio con Edoné e Ink a “Clamore Festival” (sempre con Edoné e Ink), da Nuovo Suoni Live all’Happening delle Cooperative, dalla Festa di Mezza Quaresima e altre iniziative col Ducato di Piazza Pontida a Comics, in collaborazione con Lucca Comics.
Si sono ospitate le edizioni 2022 e 2023 di Bergamo Scienza, che hanno occupato il mese di ottobre con conferenze, seminari, laboratori e incontri con le scuole. Si è dedicata la domenica pomeriggio ai bambini e alle famiglie, con il Ludobus e progetti di animazione dedicata.
Il mercoledì e il giovedì sera sono stati dedicati al ballo e al pubblico più adulto, sotto la testata “Stasera Balera”. Centinaia di coppie si sono ritrovate a ballare il tango, il liscio e altri balli popolari, o a partecipare a lezioni di danza. Si è infine ospitato — e si ospita ancora in queste settimane — il villaggio di Natale, con la giostra per i bambini e la pista di pattinaggio sul ghiaccio da fine novembre a metà gennaio.
Il bilancio di questi anni è quel che spinge l’Amministrazione a proseguire e a stabilizzare la sperimentazione fin qui promossa. La condizione per poterla mantenere e implementare è però quella di garantirne la sicurezza sia per i cittadini che per tutti coloro che ci lavorano, rendendolo un luogo ogni giorno più animato e vissuto.
Il tema sicurezza
Sulla stessa zona della città, come è noto, insistono altre criticità. Vi gravitano infatti numerose persone senza fissa dimora, anche perché poco distante c’è la mensa per i poveri. Al netto di quelle che di notte vengono ospitate al Galgario grazie a Caritas e alla Bonomelli, sempre più numerose, si stima che ve ne siano 30/40 che continuano (volontariamente) a dormire per strada.
In provincia poi ci sono molti stranieri irregolari, qualche migliaio, buona parte dei quali gravita sulla città, e un discreto numero — anche se non è possibile stabilire quanti — sull’area a ridosso delle stazioni, in mezzo alla quale c’è Piazzale Alpini.
C’è il tema dello spaccio di sostanze stupefacenti: buona parte dei 37 arresti dello scorso anno da parte della Polizia Locale son avvenuti proprio in contrasto a questo fenomeno e, soprattutto, nelle zone intorno alla stazione. Non più lungo il piazzale degli Alpini, proprio perché le attività di animazione hanno radicalmente sottratto spazio a queste attività illegali nell’area.
Da qui si comprende la difficoltà di fare cultura, fare animazione, organizzare concerti, organizzare iniziative per bambini e serate di balli per gli anziani, far funzionare un bar in uno spazio aperto come Piazzale Alpini.
Perimetrale la piazza è una condizione ineludibile (anche se non sufficiente) da un lato per riuscire a lavorarci e dall’altro per garantire la fruizione alle diverse iniziative.
Dal provvisorio al definitivo
La struttura provvisoria non bella di questi anni ne è stata conseguenza — recinzione che peraltro non ha consentito di prevenire 12 furti, 2 tentativi di furto e vari vandalismi ai danni del gestore, e questo nonostante sia comunque sempre stata presente almeno una persona di vigilanza, giorno e notte, oltre alle telecamere — e l’Amministrazione ha optato per una recinzione fissa decorosa per non perdere tre anni di lavoro e riconsegnare questo spazio alle difficoltà che si registrano nei dintorni delle stazioni di tutto il nostro Paese.
A differenza di quella provvisoria, la recinzione non oscurerà cioè la vista del piazzale, rimarrà costantemente aperta, salvo che nelle ore notturne, e permetterà il libero attraversamento della piazza, oltre che l’accesso all’Informagiovani. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Gelmini e prevede portali aperti durante l’arco di tutta la giornata, con la chiusura pianificata solo in concomitanza delle attività del piazzale aperte al pubblico. Infine sarà sistemato il verde pubblico a ridosso dell’istituto Vittorio Emanuele e incrementare le alberature sull’area verde del piazzale.
L’intervento sarà realizzato a partire da gennaio e sarà completato per maggio 2024. Nel frattempo farà il suo corso anche l’iter di aggiudicazione di un bando per la nuova animazione dell’area, con un programma che prevede di avere avvio in concomitanza con la chiusura del cantiere della perimetrazione.