Perché il Comune di Bergamo prevede un pass da 360€ per l’accesso alle ZTL dei veicoli ibridi
In questi giorni si è generata una discussione in merito alla decisione del Comune di Bergamo di allinearsi ad altri comuni italiani nella creazione di un pass per l’accesso delle auto ibride elettrico/termiche alle ZTL cittadine (Zone a Traffico Limitato). Tale pass — che non riguarda coloro che hanno già titolo a entrare nelle ZTL in quanto residenti, sia chiaro — sarà oneroso e il valore d’acquisto è stato fissato, sempre in linea con altri Comuni, a 360 euro annui. Le polemiche si sono innescate in merito ad una presunta volontà del Comune di voler “fare cassa” con questo pass, oltretutto, sempre secondo le critiche, non incentivando adeguatamente le auto in questione, benché ecologiche. Serve a questo punto fare un po’ di chiarezza, e lo facciamo attraverso questo intervento dell’Assessore Stefano Zenoni, poiché la realtà è esattamente opposta a quanto sottolineano le critiche sopra menzionato.
Innanzitutto, L’Amministrazione non avrebbe mai istituito questo pass seguendo le proprie volontà, poiché ritiene che le ZTL cittadine siano le zone da preservare il più possibile dal traffico automobilistico, lasciando che siano riservate a pedoni, biciclette e, per quanto riguarda le auto, ai soli residenti e categorie autorizzate per pubblica utilità. Non è una questione ambientale (quanto inquinano le auto in base alla tecnologia che hanno), ma è invece una questione di spazio pubblico e di sicurezza e fruibilità pedonale.
A Bergamo (e nella grandissima maggioranza dei comuni italiani) le ZTL non solo equivalenti all’area C di Milano (un areale enorme, nato anche per ragioni ambientali, dove si paga per entrare a seconda della classe del veicolo); al contrario, molto più spesso le ZTL sono essenzialmente le vie storiche del centro, laddove, per l’appunto, il transito di un veicolo arreca disagio e fastidio ai pedoni a prescindere dalla classe ecologica dello stesso. Via Gombito, Via Colleoni e Via XX Settembre, tanto per fare degli esempi concreti, sono ZTL e credo sia evidente a quale delicatezza mi stia riferendo.
Per quale ragione, allora, è stato creato questo pass, se il Comune non era d’accordo a consentire tale accesso alle ibride? Purtroppo, la necessità è nata per recepire un’improvvida decisione del Parlamento italiano, il quale nella finanziaria 2019 (approvato a dicembre 2018) ha inserito una norma che impone ai Comuni italiani di offrire l’accesso alle ZTL per questa categoria di veicoli.
Curioso che la finanziaria si sia prodigata a modificare il Codice della Strada, ma tant’è. Fu quella una decisione aspramente criticata da moltissimi comuni italiani e da diverse associazioni, tra cui Legambiente e FIAB, che vedevano nella norma una lesione delle autonomie comunali in termini di regolazione del traffico e soprattutto un “cavallo di troia” nello smantellare il sistema delle ZTL. Lo stesso governo aveva annunciato poco dopo di voler correggere e revocare tale decisione, ma la correzione non è ancora giunta. Bergamo, dunque, è costretta come tutti i comuni italiani, a fare entrare le auto ibride nelle sue ZTL, torno a sottolineare controvoglia, e per contenerne il numero e organizzare l’accesso ha pensato ad un pass oneroso.
Vale la pena precisare cosa sia un auto ibrida e di che numeri si stia parlando, onde evitare ulteriore confusione. Si tratta di autovetture che associano un motore termico tradizionale (a benzina, di norma) ad un motore elettrico associato. Esistono diverse tipologie di auto nella grade categoria delle ibride. Vi sono, ad esempio, le ibride plug-in, auto in grado di muoversi anche per 50 km in modalità solo elettrica e dotate di cavo di ricarica, ma vi sono anche le mild-hybrid, auto più economiche dotate di due motori (termico ed elettrico), ma che non sono in grado di muoversi in elettrico e dunque che consumano benzina per ogni metro compiuto. In mezzo ci sono le full-hybrid. Più in generale, ai fini della discussione, è importante sapere che le auto “ibride” sono tante e sono sempre di più. A gennaio 2020 in Italia le ibride (tutte le tipologie) hanno rappresentato il 10% delle immatricolazione totali, con un aumento del 82% nel confronto gennaio 2019/gennaio 2020 (dati UNRAE). Quasi tutte le case automobilistiche offrono e stanno per offrire auto ibride (di varie tipologie).
Il Comune di Bergamo ha ben 5.000 auto ibride nei suoi registri. Le auto ibride stanno per diventare la normalità, non l’eccezione, visto che in parallelo i motori diesel, ad esempio, sono scesi al 33% delle immatricolazioni (-23% gennaio 2019/gennaio2020). Se può essere un bene dal punto di vista delle emissioni, è certamente un male se a questo auto viene consentito per legge di accedere alle zone più preziose delle nostre città, smantellando un sistema di tutele nato prima e a prescindere dal tema ambientale.
Un SUV di 5 metri di lunghezza ibrido, per quanto “ecologico”, è comunque ingombrante. Immaginatelo in via Gombito a fare lo slalom tra pedoni e biciclette e capirete facilmente di cosa stiamo parlando.
Dunque, il Comune ha istituito controvoglia un pass oneroso per contenere un problema e non per fare cassa. Anzi, spera di rilasciarne il meno possibile e cancellerà tale pass e tale facoltà di accesso appena la legge verrà modificata, se ciò accadrà.
Un ultima postilla: la già citata legge nazionale impone ai comuni di consentire l’accesso anche alle auto full electric, ovvero le auto completamente elettriche. In questo caso, i numeri sono per ora molti diversi (1,2 % delle immatricolazione e poche centinaia a Bergamo), tanto che il Comune già consentiva spontaneamente l’accesso alle ZTL, anche per favorire la logistica ecologica. In questo caso il pass di accesso esiste da anni, dunque, ed era e rimane gratuito. Anche in questo caso però contestiamo fortemente che sia la Legge nazionale a decidere, scavalcando le scelte legittime dei Comuni, e anche in questo caso, per le ragioni di cui sopra, serve considerare che se le auto elettriche diventassero migliaia, non possiamo permetterci di farle entrare a cuor leggere nei vicoli del centro storico.