Mettere in luce il patrimonio di Bergamo

Una nuova luce per le Mura di Bergamo Alta: il Comune di Bergamo e A2A hanno infatti approvato un lavoro di completa sostituzione dei punti luce che mettono in evidenza i bastioni delle Mura veneziane, intervento che prenderà il via nel prossimo mese di aprile per rendere ancora più bello il patrimonio UNESCO della città. Vediamo di saperne di più.

Comune di Bergamo

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Dare spessore ai baluardi e agli altri dettagli che ora, con i proiettori, danno un’immagine piatta delle Mura. Il progetto del Comune da un milione prevede nuove luci a led per Città Alta. Se si osservano la sera da città bassa, oggi le Mura sembrano piatte, come fossero un elemento inserito in un piano bidimensionale. L’obiettivo del Comune consiste invece nel riportarle in una dimensione tridimensionale, dove emergano tutti gli elementi, dai bastioni alle porte.

II lavoro di sostituzione dei punti luce inizierà tra un paio di mesi e i primi risultati dovrebbero essere visibili ad aprile. La riqualificazione illuminotecnica inizierà dal prospetto Sud e Sud-Est delle Mura, dalle porte San Giacomo e Sant’Agostino e da via Tre Armi. Verranno tolti i vecchi proiettori ai piedi delle Mura per far spazio ai led.

Il valore dell’intervento si aggira intorno al milione di euro e rappresenta la prosecuzione del piano di rinnovamento dell’illuminazione pubblica avviato nel 2016 dal Comune con la sostituzione delle quasi 15mila lampade presenti a Bergamo Bassa. Dal primo intervento sono conseguiti tangibili benefici per la città e i suoi abitanti: non solo il risparmio di 350mila euro all’anno, ma anche 1600 tonnellate di CO2 in meno che vengono riversate ogni anno nell’atmosfera, un contributo importante per il rispetto degli obiettivi di Kyoto 2020.

Ogni anno sono inoltre prodotti 7 quintali in meno di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (per via della maggiore affidabilità e durata delle nuove lampade, con 5000 lampade in meno da sostituire) e l’azzeramento di mercurio e sostanze potenzialmente inquinante che tutt’ora possono essere presenti nelle precedenti lampade usate per l’illuminazione pubblica.

Le nuove luci cercheranno anche di mettere in evidenza la facciata retrostante, le nicchie di ingresso per evidenziare l’architettura del monumento e il viadotto di accesso. Anche alla Porta Sant’Agostino le nuove luci cercheranno di mettere in evidenza il leone veneziano, i pinnacoli laterali, le semicolonne, la parte retrostante della porta per valorizzare il monumento nella sua interezza e la fontana, con l’illuminazione diffusa del prospetto e l’accensione delle nicchie che compongono il fronte.

Ci sarà anche una seconda fase del progetto, al via dal 2020, per illuminare alcuni elementi all’interno di Città Alta, come parti di edifici o monumenti. In piazza Duomo, per esempio, c’è un unico proiettore puntato su Santa Maria Maggiore. I nuovi led illumineranno anche la Cappella Colleoni, il Battistero e tutti gli altri elementi significativi.

Quando abbiamo illustrato le nuove luci a led che avrebbero illuminato Bergamo Bassa, avevamo spiegato che per il nostro centro storico sarebbe stato necessario un progetto di illuminazione pubblica ad hoc, condiviso con la Soprintendenza. È esattamente quel che abbiamo fatto. La nostra intenzione è sempre stata quella di valorizzare nel miglior modo possibile il patrimonio per eccellenza della nostra città, la cinta delle Mura veneziane che nel 2017 sono entrate nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità insieme ad altre cinque città della Serenissima. Negli ultimi anni diverse azioni sono già state intraprese per conservare e valorizzare le Mura: dalla pulizia dell’intera cinta grazie alla sottoscrizione di un accordo con i volontari dell’Associazione Orobicambiente ai lavori di manutenzione straordinaria dei parapetti, alla sistemazione del baluardo di Valverde fino al restauro del viadotto di San Lorenzo. Con questo progetto aggiungiamo un tassello importante nell’opera di valorizzazione delle Mura, rendendole ancora più belle e visibili da ogni direzione.”

Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo

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