Ecco come si presentano i flussi di traffico a Pontesecco
Abbiamo analizzato i dati sui flussi di traffico di via Pontesecco. Emergono miglioramenti ormai significativi anche se diviene evidente che il problema, ora, in uscita dalla città, è più a monte, oltre il sistema a doppia rotatoria. Approfondiamo il tema, mostrandovi i dati dei flussi rilevati in questi ultimi mesi.
Nella terza settimana di gennaio sono stati effettuati nuovi rilievi sui flussi di traffico in transito nell’area, con una particolare attenzione all’uscita dalla città nelle ore serali, flusso, questo, che ha riscontrato i miglioramenti più contenuti alla conclusione del cantiere delle due rotatorie tra la circonvallazione di Bergamo e il Comune di Ponteranica.
I dati evidenziano come l’attuale assetto, ottenuto con la posa di birilli e che è prodromico alla realizzazione di una corsia reversibile o “dinamica” (ovvero la possibilità di “girare” la corsia centrale nei 350m tra le due rotatorie, determinando una doppia corsia in ingresso in città la mattina e in uscita dalla città nel pomeriggio), abbia consentito non solo di migliorare del 30% la capacità della strada in ingresso in città nelle ore del mattino, ma anche di incrementare la capacità della strada nelle ore di punta del pomeriggio (+3% rispetto all’assetto pre-rotatorie), consentendo di assorbire più velocemente i flussi di traffico in uscita dalla città.
I numeri evidenziano l’incremento medio di veicoli in ingresso in città nell’ora di punta del mattino: il che implica che il sistema a doppia rotatoria consente di “assorbire” meglio il flusso di traffico in ingresso in città, tant’è vero che si passa da un dato medio di 1658 auto in ingresso ad aprile ai 2168 veicoli in ingresso in città a novembre, a cantiere completato. Da qui la crescita del 30% nell’ora di punta del mattino. Nell’arco della giornata si determina anche un incremento dei mezzi in transito, +13% (15.554 ad aprile, 19.867 a novembre), all’interno del sistema di Pontesecco.
Il miglioramento c’è quindi anche nell’ora di punta del tardo pomeriggio, seppure più contenuto: le immagini registrate in loco durante le rilevazioni dimostrano quanto determinanti siano le caratteristiche della strada in direzione Villa d’Almè.
Per quanto riguarda l’uscita dalla città, nelle ore di punta del pomeriggio, si passa dai 1559 veicoli mediamente in transito nello scorso aprile ai 1603 rilevati a gennaio 2024. Il miglioramento è più marcato lungo tutto l’arco della giornata, +5%, dai 15267 veicoli rilevati ad aprile ai 15968 di gennaio 2024.
Se il traffico appare scorrevole fino alla rotatoria di Ponteranica, la conformazione della provinciale, i semafori nelle località verso la Valle e la corsia unica determinano rallentamenti che possono essere risolti solo con la ridefinizione di un sistema viario che non dipende dal capoluogo.
Diviene quindi evidente che anche l’eventuale assetto a 4 corsie del nodo di Pontesecco (quello che si determinerebbe solo attraverso la demolizione di uno degli edifici che costeggiano la via nel tratto tra le 2 rotatorie) non comporterebbe alcun beneficio tangibile al traffico in uscita dalla città.
Comune di Ponteranica e Provincia di Bergamo sono, comunque, già al lavoro per migliorare alcuni dei punti nevralgici del traffico lungo la stecca che va verso la Val Brembana: Ponteranica sta già lavorando sui tempi semaforici all’intersezione con la via Fustina, mentre la Provincia non solo andrà a realizzare una rotatoria con il Comune di Almè per migliorare la viabilità all’incrocio tra la SS470 e via Olimpia, ma sta anche lavorando al progetto della variante Paladina-Villa d’Almè.
In definitiva, allo stato attuale, tra le ore 5 e le ore 20, ogni giorno sono circa 20mila (+4000 rispetto all’assetto pre-rotatorie) i veicoli che attraversano Pontesecco per entrare in città, circa 16mila quelli che invece vi transitano per raggiungere la Valle Brembana.
I dati evidenziano, inoltre, come i lavori realizzati dai Comune di Bergamo e di Ponteranica e dalla Provincia di Bergamo abbiano tagliato mediamente, in condizioni di traffico scorrevole, di almeno il 13% il tempo (circa 10 secondi in meno) speso complessivamente dagli automobilisti per attraversare via Pontesecco nel corso della giornata, nonostante sia incrementato il numero di veicoli in transito nell’area.
Lo snellimento dei tempi di attraversamento del nodo — passati da 360mila ore/uomo all’anno a 315mila ore/uomo all’anno dopo i lavori, ben 45mila ore in meno (per ore/uomo si intende il tempo annuo complessivo calcolato per tutti i passeggeri in transito nell’area) — genera un impatto economico a beneficio della collettività, stimabile in circa 526mila euro all’anno (45mila ore per 11,69€ l’ora), frutto proprio del risparmio di tempo passato nel traffico.
È evidente che il beneficio diventi di gran lunga maggiore se si considerano i tempi medi di attesa che scendono drasticamente per gli automobilisti nelle ore di punta nel tratto Ramera-Pontesecco in ingresso in città e nel tratto Monterosso-Pontesecco in uscita dal capoluogo.
Il beneficio conseguito con la realizzazione del sistema a doppia rotatoria sarà ancora più tangibile non appena sarà completata la nuova linea tranviaria T2 Bergamo-Villa d’Almè, infrastruttura di trasporto collettivo che consentirà di ridurre il traffico privato in ingresso in città, determinando un migliore scorrimento del traffico soprattutto nella ore di punta.
Giova inoltre ricordare i benefici in termini di sicurezza dati dal sistema a doppia rotatoria rispetto ad un incrocio semaforizzato, soprattutto nelle ore notturne. Le rotatorie hanno un effetto di rallentamento delle auto a strada vuota. Nel 2021, nel 2022 e nel 2023 si sono verificati 4 incidenti all’anno nei 350m di strada del cosiddetto nodo. Dall’inizio dell’anno 2024 e dalla realizzazione delle due rotatorie si è registrato solo un piccolo tamponamento senza alcuna conseguenza né particolari danni.
Infine, son stati ripristinati i tempi di attesa (max 2 minuti) dei semafori pedonali posti in corrispondenza del sistema di rotatorie, tempi che erano stati allungati durante la fase di test del nuovo intervento.
L’ipotesi corsia reversibile
Dalla fine del mese di dicembre, un sistema di birilli è utilizzato per determinare una doppia corsia in uscita dalla città nell’ora di punta del pomeriggio, invertendo la doppia corsia che caratterizza l’ingresso in città per tutto il resto della giornata; questo sistema è inteso come un test per determinare l’efficacia della soluzione principale, da attivare nel corso del 2024 e inserita nel PIano delle Opere Pubbliche dal Comune di Bergamo. Da ricordare che una soluzione a birilli di questo genere non era mai stata sperimentata in uscita dalla città.
Comuni e Provincia stanno lavorando con l’obiettivo di installare un sistema di portali che consentano di realizzare una corsia reversibile, già simulata al computer attraverso una proiezione sui flussi di traffico: significa la possibilità di utilizzare la corsia in centrale in base alle esigenze di traffico, verso la città al mattino, verso la valle nel pomeriggio, senza ricorrere a sistemi temporanei come i birilli; il Comune di Bergamo, per questo, sta già lavorando a uno studio di fattibilità sull’esempio di altre simili realizzazioni in ambito europeo; questa soluzione richiede comunque una fase di confronto con Regione Lombardia o il Ministero delle Infrastrutture.
Nel frattempo è confermata la soluzione realizzata attraverso la posa di birilli. Nel 2022, con una soluzione di birilli dalle 6.30 alle 9 del mattino, il costo dell’appalto per la posa aveva un valore di 50mila euro all’anno, ripartiti tra Comune di Bergamo attraverso ATB e Provincia di Bergamo (che era subentrata al posto dei Comuni limitrofi, che si erano progressivamente ritirati dal protocollo). L’incarico affidato dal Comune di Bergamo — appalto sul quale pesa anche l’andamento dell’inflazione, che nell’ultimo anno e mezzo ha determinato rincari in qualunque settore della vita dei cittadini del nostro Paese — ha valore di 59mila euro per un lasso di tempo superiore, ovvero dalle 16.30 alle 20, un’ora in più rispetto alla soluzione pre-2023. Il nuovo incarico è in capo esclusivamente al Comune di Bergamo: l’apparente aumento dei costi altro non è se non un’ulteriore assunzione di responsabilità del capoluogo di un problema viabilistico che i dati dimostrano sempre più evidentemente di scala sovra comunale.