Il nodo di Pontesecco, la strozzatura tra Bergamo e la strada per la Val Brembana

Difendere i quartieri di Bergamo dall’invasione della auto (riducendo l’inquinamento)

Il Comune di Bergamo ha depositato oggi il PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, lo strumento che definisce lo scenario infrastrutturale e strategico della mobilità di Bergamo dei prossimi dieci anni. Un piano ambizioso, ma concreto, che focalizza l’attenzione sul tema fondamentale dell’accesso alla città, che prevede interventi infrastrutturali e politiche per la mobilità con l’obiettivo principale della difesa dei quartieri (e in generale della città) dall’invasione delle auto che vengono da fuori, generando alternative e raddoppiando i parcheggi per i pendolari. Vediamo come.

Comune di Bergamo
6 min readMar 7, 2019

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Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile viene depositato in questo momento perché lo richiede espressamente l’iter di richiesta di finanziamento della T2, la linea del tram verso la Valle Brembana che sta partecipando a un bando ministeriale per ottenere i fondi necessari alla sua realizzazione.

Il tema dell’accesso alla città dall’area vasta è il tema a cui il PUMS vuol dare risposta in relazione ai cittadini e ai residenti di Bergamo: i precedenti piani di mobilità hanno guardato soprattutto all’accesso al centro città, questo Piano è invece per Campagnola, Malpensata, Colognola, Boccaleone, Celadina, Grumello, Valtesse, Monterosso e per tutti quei quartieri che sono invasi dal traffico in ingresso in città.

Le scelte dei prossimi anni in tema di mobilità mettono tutta la città al centro: il centro si allarga ai quartieri, i quartieri diventano centro delle azioni dell’Amministrazione. Se si allenta la pressione delle auto in ingresso, tutta la città ne ricaverà benefici.

Bergamo è uno dei capoluoghi più piccoli della Lombardia, una delle più piccole città sopra 100mila abitanti in Italia. Ma rappresenta un polo attrattivo per l’area vasta e ogni giorno oltre 60mila auto entrano in città.

Tra gli obiettivi principali del piano vi è l’integrazione delle scelte di mobilità con quelle territoriali e ambientali, puntando molto sul cosiddetto “shift modale” e l’interscambio e sul miglioramento della qualità dello spazio pubblico della città. Il tutto con uno sguardo decennale, che guarda al 2030. Secondo le simulazioni effettuate, se dovesse essere applicato solo per la sua parte viabilistica, potrebbe circolare sulle strade di Bergamo il 6% in meno di veicoli; se venissero realizzare tutte le politiche di mobilità del PUMS, i passeggeri del Trasporto Pubblico Locale aumenterebbero del 21%, il numero di km percorsi da veicoli convenzionali scenderebbe del -22,9%, gli spostamenti interni potrebbero ridursi del -10%, il numero degli stalli di sosta per interscambio esterni aumentano del 97% e aumenterebbero quelli a tutela dei residenti che il Comune prevede di realizzare.

I benefici ambientali che potrebbero derivare dalla messa in atto del PUMS

“Non stiamo parlando di un piano dei sogni, ma di un documento concreto anche se ambizioso: se escludiamo T2 e collegamento Bergamo-Orio, il PUMS vale investimenti di 70milioni di euro in 10 anni, per altro non tutti a carico del Comune, ma anche figli di piani urbanistici o finanziati da altri enti. Numeri che dimostrano che le azioni che abbiamo individuato rispecchiano lo stile sobrio e concreto di questo territorio e dell’Amministrazione.”

Stefano Zenoni, Assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo

Viabilità

Tanti gli interventi previsti in ambito viabilistico. Accanto alla sistemazione del rondò dell’A4 e del nodo di Pontesecco (finanziati e previsti dal Patto per la Lombardia), alle opere viarie previste dalle riqualificazioni di ex OTE e Mangimi Moretti e al collegamento tra via Zanica e l’Asse interurbano, il Comune prevede la realizzazione di una bretella “salva-Campagnola” prolungando la superstrada di Orio, la creazione di una nuova percorrenza esterna a Colognola (nuova gronda sud), un nuovo sistema viabilistico legato a Porta Sud (che darebbe accessibilità da sud all’area bypassando Borgo Palazzo), una soluzione per il rondò imperfetto della Grumellina e, come soluzione alla cancellazione del passaggio a livello di Boccaleone, una nuova connessione tra via Lunga e Borgo Palazzo.

Risulta evidente come tutti questi interventi siano pensati per evitare o rendere meno impattante il passaggio delle auto provenienti dall’esterno nei quartieri cittadini, non solo quelli della cintura sud, ma anche quelli che connettono la città alle Valli.

Trasporto pubblico

Gli investimenti più cospicui ricadono nell’ambito del Trasporto Pubblico Locale, sempre con l’attenzione alta sulla questione dell’accesso alla città, con la Ponte-Seriate, il collegamento tra Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio (con la previsione di una fermata alla Fiera di via Lunga), le trasformazioni legate al progetto di Porta Sud e la T2, la tramvia per la Valle Brembana. Interessanti anche gli interventi previsti sui bus, con la possibilità di istituire una linea ad alto livello di esercizio tra Bergamo-Dalmine e Verdello e la definizione di bus priority sulle strade di accesso alla città.

In città invece spicca la nuova possibile linea passante da Nord a Sud di Bergamo, linea che dall’Ostello e dallo Stadio transiterebbe in Città Alta per poi dirigersi verso l’Ospedale Giovanni XXIII.

Sosta

Coerenti in questo senso anche gli investimenti sulla sosta: parcheggi di interscambio auto-Trasporto Pubblico sono uno dei punti forti del Piano con la previsione (accanto al parcheggio del Gasometro, dell’area Mercatale di via Spino, dell’ex OTE, della Fara e dello Stadio, tutti in fase di realizzazione o già previsti) di incremento di 4000 posti per i pendolari e coloro che accedono quotidianamente in città: il potenziamento della sosta della Fiera, un nuovo parcheggio di interscambio alla Grumellina e infine la possibilità di realizzare un parcheggio autostradale a Stezzano (tra la stazione ferroviaria e il KilometroRosso) rappresentano le previsioni più rilevanti per il prossimo decennio. Tutte infrastrutture esterne all’area che si vuole tutelare, quella dei quartieri, per i quali pensiamo di rafforzare e realizzare regolamentazione a favore dei cittadini, a più riprese richiesta anche nelle aree periferiche della città. Tutela, ma anche alternative dunque.

Ciclabilità

Infine il tema della ciclabilità. Oltre alle opere già in previsione o in cantiere (la ciclabile Colognola-Grumello, la passerella ciclabile legata all’imminente riqualificazione ex OTE, il sottopasso tra l’Ospedale e Loreto, la velostazione da 120 posti bici in piazzale Marconi) il completamento del biciplan sarà la sfida dei prossimi anni, in previsione di un suo aggiornamento nel 2025. In questo contesto sarà interessante capire il futuro di nuovi sistemi di spostamento, come i monopattini elettrici o i mezzi a guida autonoma.

Logistica

Una pack station, come quelle previste dal PUMS

Capitolo a parte per la logistica e lo spostamento delle merci. Il Comune prevede nel PUMS la possibilità di costruire un sistema di accreditamento per i veicoli merci che vengono in primis da fuori città, provvedimento in armonia con la filosofia di fondo del Piano che viene depositato in queste ore. A rafforzare questa previsione vi è la valutazione di un punto di smistamento merci sia verso Città Alta che verso i borghi storici e la previsione di piccole pack stations, punti di raccolta e ritiro di pacchi.

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