Come si smonta la fontana di piazza Dante
Sono iniziati i lavori in piazza Dante, primo lotto del progetto di riqualificazione del centro cittadino: in questi giorni sono in corso i lavori di smontaggio della fontana al centro della piazza, che fu già smontata quando venne costruita la struttura sotterranea dell’ex Albergo Diurno. Abbiamo pensato di portarvi all’interno del cantiere, per mostrarvi come si smonta una fontana di questo genere.
Una delle progettiste dell’intervento, Mariola Peretti, racconta lo smontaggio della fontana: una sorta di diario del cantiere di questi primi giorni, molto utile a comprendere le modalità di intervento che verranno seguite nelle prossime settimane. La fontana sarà poi rimontata al suo posto, una volta concluso l’intervento sul sotterraneo Diurno, che necessita di essere consolidato, come abbiamo già raccontato in post precedenti.
“La Ditta che sta eseguendo i lavori è la ARS RESTAURI di Simone Tribbia, ditta bergamasca che vanta una lunga tradizione nel campo del restauro conservativo (è possibile vedere le referenze e i numerosi e prestigiosi lavori svolti negli anni nel sito http://www.arsrestauri.it/). La stessa ditta aveva eseguito i lavori di restauro sulla fontana effettuati nel 2010 e ha quindi una notevole conoscenza diretta del manufatto e dei prodotti/trattamenti che sono stati applicati in quella occasione.
Si trattò allora di un restauro condotto in opera senza lo smontaggio dei vari pezzi che compongono la fontana: nel restauro in corso potranno essere esaminate e restaurate anche le parti interne portando a compimento le operazioni già effettuate nel 2010.
In particolare, trattandosi di pezzi accostati e assemblati, si potrà verificare la presumibile presenza di barre metalliche interne e il loro stato di conservazione, con la possibilità di sostituire le barre eventualmente arrugginite con nuovi perni di acciaio inox, onde arrestare il processo di ossidazione del metallo col conseguente rigonfiamento/disgregazione delle parti lapidee e della macchiatura rugginosa della pietra che compare in più punti.
I prodotti e le tecnologie utilizzate nelle varie fasi del restauro del 2010 sono stati analizzati, sia per quanto riguarda le caratteristiche chimiche e tecnico/prestazionali, sia per quanto riguarda gli esiti verificabili alla distanza del periodo di 10 anni intercorso dalla fine del restauro alla data attuale.
In sintesi l‘intervento previsto in questa fase si pone l’obiettivo di mantenere tutto ciò che è stato fatto e che dimostra di aver conseguito risultati soddisfacenti. Si tratterà per molte operazioni di integrare ed eventualmente riprendere quanto è già stato fatto estendendolo alle parti interne del manufatto inaccessibili durante il restauro eseguito senza smontaggio.
Sarà invece necessario rifare alcuni interventi, in corrispondenza delle parti (numerose) che sono state disgregate a seguito della gelata eccezionale che si è verificata nell’inverno del 2011/2012, con vasca piena di acqua che si è trasformata in ghiaccio creando tensioni assai negative per gli elementi lapidei.
Nel 2010 venne completamente rifatto il fondo della vasca attraverso la realizzazione di un sottofondo costipato di sabbia, ghiaietto e legante cementizio (R 32.5) con armatura in rete elettrosaldata 20 x 20 x 10 mm (spessore medio complessivo 10 cm) e l’utilizzo di malta cementizia bicomponente elastica per l’impermeabilizzazione. La finitura del fondo fu effettuata con un intonachino di malte con legante silice.”
I LAVORI IN CORSO
Come previsto dal progetto approvato lo smontaggio della fontana avverrà seguendo le seguenti modalità:
- Effettuazione del rilievo laser scanner (già completato)
- Rimozione del fondo cementizio realizzato nel 2010 (in corso)
- Rimozione degli elementi lapidei che compongono le varie parti del manufatto, previa numerazione accurata di ogni singolo elemento da riportare anche sugli elaborati grafici . Si procederà quindi alla loro fasciatura, steccatura e bendaggio atto a garantire l’adeguata protezione durante le fasi di smontaggio e movimentazione con particolare attenzione nei confronti delle figure scolpite e delle parti più sporgenti e delicate.
Il sollevamento e lo spostamento dei pezzi numerati, disgiunti e disancorati verranno effettuati, in base al peso e alle caratteristiche, a mano o tramite piccola autogru, usando fasce morbide, pinze in gomma, tiranti e quant’altro necessario a garantire la perfetta esecuzione delle operazioni.
Gli elementi rimossi dovranno essere collocati su idonei bancali in legno, adeguatamente protetti e imballati per il trasporto nell’area di destinazione.
- Preliminare scarifica dei giunti in malta esistenti tra un elemento e l’altro, realizzati nel restauro del 2010, necessaria per consentire il distacco dei singoli pezzi.
- Verifica dell’esistenza di perni metallici interni di giunzione tra un elemento e l’altro (in corso)
COME È COMPOSTA LA FONTANA
Si individuano questi elementi fondamentali:
- Anello esterno composto da massetti di granito: questo anello non appartiene all’insieme settecentesco ma è stato aggiunto in occasione dei lavori di sistemazione del soprassuolo della piazza effettuati nel 1951, dopo la realizzazione della cupola ipogea dell’EX Diurno. L’aggiunta del gradino in granito si è resa necessaria per raccordare il manufatto al nuovo assetto complessivo delle pendenze e visti gli esigui spessori disponibili tra l’estradosso della cupola e il piano della piazza.
2) Gradino e bordo vasca in marmo di Zandobbio che appartengono al manufatto settecentesco originario
3) Gruppo scultoreo centrale in ceppo composto da:
- 2 cavalli marini
- 2 piccoli tritoni seduti su mostri marini
- 4 blocchi di rocce alla base del piedistallo
- Piedistallo
- Tritone
4) fondo vasca in cemento realizzato nel 2010