Che cos’è una corsia reversibile e perché se ne parla come soluzione a Pontesecco
Registrato un miglioramento per quel che riguarda l’accesso alla città, non si sono evidenziati gli auspicati snellimenti del traffico in uscita da Bergamo nell’ora di punta del tardo pomeriggio. Comuni e Provincia vanno avanti e studiano una corsia reversibile, soluzione che potrebbe rilevarsi efficace. Ecco cos’è una corsia reversibile, come è fatta e come funziona.
Pontesecco, si va avanti. Comune di Bergamo, Ponteranica e Provincia registrano i miglioramenti determinati dal nuovo assetto e proseguono nell’ottimizzazione di un nodo viabilistico rimasto inaffrontato per decenni con soluzioni che saranno messe in campo nel breve e nel lungo periodo.
La situazione di Pontesecco è nota infatti da decenni: l’ingresso in città dalla Val Brembana è da sempre considerato uno dei punti più complicati per quel che riguarda la viabilità cittadina, per via della strettoia che si determina lungo la via Pontesecco, prima dell’immissione nella circonvallazione cittadina.
Le Amministrazioni di Bergamo, Ponteranica e della Provincia hanno, per la prima volta, deciso di provare a mettere mano a quella situazione, proponendo una soluzione a doppia rotatoria, cancellando i semafori e determinando un riassetto delle corsie. Si è trattato del primo vero tentativo concreto di migliorare la viabilità dell’area.
I due Comuni con la Provincia hanno elaborato un progetto per incrementare la capacità del nodo viabilistico, centrando, sotto questo punto di vista, l’obiettivo prefissato. Il numero di veicoli che passa da Pontesecco è incrementato, soprattutto in ingresso in città e soprattutto nell’ora di punta del mattino.
Dalle rilevazioni effettuate, si evidenzia un miglioramento della capacità del sistema a due rotatorie rispetto alla situazione precedente, molto più significativo in direzione Bergamo, praticamente invariato in direzione Valle Brembana. In un periodo campione di 3 giorni lavorativi, con rilevamenti svolti tra le 5 e le 8 del mattino, verso la città si riversano quasi 2000 autoveicoli in più al giorno, passando da 18.111 a 19.837 auto al giorno in ingresso nel capoluogo, con un flusso più fluido e migliore lungo tutte e 24 le ore del giorno. Erano, invece, 15.460 circa i veicoli in uscita dalla città durante l’arco delle 24 ore, rimangono tali anche con il nuovo sistema a doppia rotatoria.
Se la situazione del traffico è decisamente migliorata (molto più di quanto si registrava con la posa dei birilli del mattino), quindi, nell’ora di punta in ingresso in città e la nuova soluzione pare funzionare nelle altre ore del giorno, qualche criticità permane, però, nell’ora di punta pomeridiana, in uscita dal capoluogo: incolonnamenti si determinano lungo la circonvallazione e lungo via Pietro Ruggeri da Stabello, soprattutto dalle ore 17 in poi, per un lasso di tempo di circa 2 ore al giorno.
Nel tentativo di migliorare la viabilità anche in questa fascia oraria, i soggetti pubblici coinvolti hanno nell’ordine: migliorato la sincronizzazione dei semafori pedonali, riducendone la frequenza di chiamata nelle ore di punta della giornata; rifilato i cordoli esterni della rotatoria verso la circonvallazione nel tentativo di migliorare l’accesso al sistema delle due rotonde; spostato la fermata del bus in un punto in cui sono presenti due corsie, per consentire il sorpasso dei mezzi pubblici alle auto; settate le corsie in modo da determinarne due in ingresso in città.
Questi accorgimenti non hanno determinato un particolare miglioramento della situazione, certamente non quanto auspicato: i Comuni e la Provincia hanno costituito un gruppo di lavoro, che si è incontrato diverse volte in queste settimane.
Il piano di azione deciso prevede soluzioni di breve, medio e lungo periodo.
- Dai prossimi giorni, un sistema di birilli verrà utilizzato per determinare una doppia corsia in uscita dalla città nell’ora di punta del pomeriggio, invertendo la doppia corsia che caratterizzerà l’ingresso in città per tutto il resto della giornata; sarà questo un test per determinare l’efficacia della soluzione principale, da attivare nel 2024. Una soluzione di questo genere non era mai stata sperimentata in uscita dalla città.
- Nelle prossime settimane Comuni e Provincia lavoreranno con l’obiettivo di installare un sistema di portali che consentano di realizzare una corsia reversibile, già simulata al computer attraverso una proiezione sui flussi di traffico.
Significa la possibilità di utilizzare la corsia in centrale in base alle esigenze di traffico, verso la città al mattino, verso la valle nel pomeriggio, senza ricorrere a sistemi temporanei come i birilli; il Comune di Bergamo, per questo, sta già lavorando a uno studio di fattibilità sull’esempio di altre simili realizzazione in ambito europeo; questa soluzione richiederà comunque una fase di confronto con il Ministero delle Infrastrutture.
Con il nuovo sistema a portali e corsie dinamiche i flussi di veicoli all’ora incrementerebbero in modo significativo: si passa da 2600 veicoli l’ora — registrati ad aprile 2023 nelle ore del mattino verso Bergamo — a 2800 con il nuovo sistema, ma soprattutto da 3050 veicoli l’ora — sempre rilevati ad aprile verso la Valle — a quasi 3500 veicoli l’ora dopo l’attivazione di un sistema a portali con corsia reversibile.
- Nel lungo periodo si lavorerà per un accordo con la proprietà dell’edificio che determina la strozzatura di Pontesecco, in modo da acquisirne la proprietà, abbattere l’edificio e allargare la strada, soluzione definitiva al nodo viabilistico.
Corsie reversibili: cosa sono e come funzionano
La corsia reversibile è la corsia di una carreggiata a tre o più corsie che, in relazione alle esigenze e all’intensità del traffico, può essere percorsa a volte in un senso di marcia e a volte nel senso contrario in modo da massimizzare la capacità della strada destinando più corsie (o più varchi) al senso di marcia che in quel momento risulta più congestionato.
Il ricorso alla corsia reversibile — ossia l’alternanza nell’uso della strada da parte di correnti di traffico opposte — aumenta la pericolosità. Per questo motivo è indispensabile che la corsia o le corsie reversibili siano comunque separate dalle altre corsie di marcia da barriere longitudinali e siano opportunamente segnalate e protette agli accessi. Esistono peraltro macchine operatrici in grado di automatizzare lo spostamento di barriere mobili in base alle necessità.
Impropriamente a volte viene definita corsia reversibile anche la cosiddetta corsia dinamica (o corsia per uso dinamico). Si tratta della corsia di emergenza di una strada con caratteristiche autostradali che nelle ore di punta, con specifica segnaletica luminosa e semaforica, può essere temporaneamente utilizzata come corsia di marcia (accade, per esempio, nella tangenziale di Bologna o in quella di Mestre).
COM’È FATTA
La corsia reversibile è dotata di una lanterna semaforica specifica, la lanterna veicolare per corsia reversibile. Essa ha la funzione di consentire, appunto, la reversibilità del senso di marcia.
Le lanterne veicolari per corsia reversibile si usano non solo sulle corsie di marcia, ma anche sui varchi delle stazioni autostradali o alle barriere di controllo o di pedaggio.
LE LANTERNE SEMAFORICHE PER CORSIE REVERSIBILI
Le lanterne semaforiche per corsie reversibili devono essere disposte orizzontalmente al di sopra della corsia di marcia cui si riferiscono e presentano due luci:
- luce rossa, a forma di X su fondo nero, posta a sinistra;
- luce verde, a forma di freccia verticale su fondo nero con la punta diretta verso il basso, posta a destra.
Nel caso di carreggiate suddivise in tre o più corsie, di cui quelle centrali reversibili, le due luci devono essere integrate da una luce a forma di freccia gialla, su fondo nero, lampeggiante, inclinata verso il basso a destra o sinistra; questa freccia ha lo scopo di indicare al conducente l’obbligo di abbandonare la corsia in cui si trova spostandosi verso la direzione indicata dalla freccia gialla lampeggiante.