Che cosa c’è nel PNRR per Bergamo

Nei giorni scorsi è arrivata la notizia dell’inserimento di alcuni importanti interventi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che il Governo ha predisposto e inviato all’Unione Europea nei giorni scorsi. La nuova stazione di Bergamo e la linea di bus che collegherà — su sede propria — Bergamo a Dalmine e Verdello. Vediamo di saperne di più.

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L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi da parte del ministro delle Infrastrutture e mobilità Enrico Giovannini nel suo intervento a «Bergamo Next Level», il ciclo d’ incontri organizzato dall’ Università con la collaborazione del Comune di Bergamo.

L’appuntamento di Bergamo Next Level nel quale Giovannini ha annunciato il finanziamento (dal minuto 30)

“È inserito il progetto per la risistemazione non solo della stazione ma di tutta l’area. C’è un finanziamento in parte del nostro ministero, in parte dell’ Istruzione, che consentirà di realizzare il progetto, molto bello»

Il finanziamento del Polo intermodale rappresenta il primo step per il recupero e il rilancio dell’area dello scalo merci, area conosciuta anche con il nome di Porta Sud: il finanziamento è previsto intorno a 50milioni di euro.

Porta Sud

Si tratta, quindi, del primo tassello di Porta Sud, il grande progetto di rigenerazione e riqualificazione delle aree dello scalo ferroviario di Bergamo, un miliardo di euro di investimenti nell’arco di dieci anni. Il finanziamento della stazione nel PNRR consentirà il superamento della barriera dell’asse ferroviario e la riconnessione organica della parte di città a sud dell’asse ferroviario con il centro piacentiniano.

Ciò che il progetto propone è anche il miglioramento dell’assetto viabilistico, creando più efficaci e rapide connessioni tra i diversi sistemi di trasporto presenti e verrà ridisegnato lo schema planivolumetrico delle aree suddividendo e distribuendo i lotti e le destinazioni funzionali in modo organico e integrato in modo da valorizzare le aree e creare ambiti urbani di elevata qualità. L’area diventerà un hub della mobilità di taglio europeo. Il masterplan dell’ex Porta Sud è stato presentato dalla Vitali spa di Cisano che si è aggiudicata il bando di gara per la valorizzazione dello scalo.

La E-BRT da Bergamo a Dalmine

Accanto ai 50 milioni di euro annunciati dal ministro, il PNRR prevede anche l’investimento di altri 80 milioni per realizzare il collegamento con bus elettrici e in corsia preferenziale tra la città, il Kilometro Rosso e la sede universitaria di Dalmine.

È stato ribattezzato “il sentiero della conoscenza”, visto che collega, partendo dalla stazione di Bergamo, le sedi universitarie di via dei Caniana, il Kilometro Rosso, l’ateneo di Dalmine, il POINT scientifico tecnologico e infine la stazione di Verdello. Il collegamento in Brt (Bus rapid transit) era uno dei tre progetti per i quali Bergamo aveva chiesto cofinanziamenti al governo.

Al Governo erano stati chiesti 110 milioni, ne arriveranno invece solo quelli necessari ad intervenire sulle strade, realizzare le preferenziali e acquistare i bus elettrici, appunto 80 milioni di euro. Sarà necessario ora accelerare i tempi: aprire il cantiere entro il 2023 e concludere i lavori entro il 2026, come prescritto dall’Europa.

I fondi in arrivo dal PNRR (80+50 milioni di euro) si sommano ai 125 milioni di euro che il Governo ha già stanziato per la tramvia della Val Brembana e che sono già garantiti e alle risorse delle Ferrovie per il treno Bergamo-Orio, altra opera da completare entro il 2026, quando la scadenza dei fondi europei si sovrapporrà a quella delle Olimpiadi invernali.

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