Bergamo abbraccia Bucha

Comune di Bergamo
6 min readJun 22, 2022

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Il racconto dei due giorni del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori — su mandato del Consiglio Comunale del capoluogo orobico — a Bucha e Kiev: un viaggio servito per suggellare un rapporto di collaborazione che troverà concreta attuazione nel ripristino, anche grazie all’operato di CESVI, dei 14 asili della città di Bucha. Ecco cosa c’è da sapere.

Martedì 21 giugno, Bucha

Gori a Bucha oggi per toccare con mano le possibili collaborazioni tra le due città e aiutare la cittadina ucraina a ripartire dopo la tragedia della guerra, riaccendendo quelli che sono alcuni degli aspetti più importanti della vita civile, a partire dai servizi per l’infanzia: il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha raggiunto questa mattina la città di Bucha ha incontrato il Sindaco della città ucraina Fedoruk, con il quale ha potuto visitare la città devastata dalla prima fase del conflitto con la Russia.

Bucha contava 53mila abitanti prima della guerra, 73mila considerando i 13 piccoli villaggi nei dintorni della città. 147 edifici sono stati rasi al suolo in un mese di occupazione, periodo nel quale in città sono rimaste solo 3500 persone, ben 456 cittadini sono stati uccisi dai soldati russi, ma molti risultano tutt’ora dispersi: tanti ucraini sono stati infatti deportati, attraverso la Bielorussia, in Russia.

Gori ha visitato “l’asilo arcobaleno”, che ha dato rifugio per oltre due settimane a oltre 50 bambini e 200 adulti durante gli attacchi alla città. Gori, accompagnato da Maurizio Carrara, fondatore di CESVI, e dal Sindaco di Bucha Fedoruk, ha anche visitato la chiesa di Sant’Andrea Apostolo: tra la chiesa e il giardino circostante sono state sepolte gran parte delle 460 vittime civili di Bucha e, solo lo scorso 11 marzo, nel terreno intorno alla chiesa sono stati inumati i corpi di 116 persone, tra i quali 30 donne e 2 bambini. I corpi sono stati riesumati dopo la riconquista della città da parte dell’esercito ucraino, sono stati restituiti alle famiglie, sono stati celebrati funerali e i corpi hanno trovato poi degna sepoltura nel cimitero locale: una mostra fotografica all’interno degli spazi della chiesa testimonia l’orrore di Bucha.

“Questa visita ha il primo obiettivo di portare a Bucha la solidarietà e l’abbraccio di Bergamo e dei suoi cittadini, ma vogliamo anche capire cosa possiamo fare per aiutare concretamente Bucha nella sua ripartenza. Desideriamo impegnarci, insieme a CESVI, a sistemare i 14 asili della città, tre dei quali — tra cui anche l’asilo arcobaleno che ho visitato questa mattina — richiedono d’essere interamente ricostruiti. Impegno primario quindi, nell’ambito del gemellaggio tra Bergamo e Bucha, sarà quello per i bambini e per l’infanzia: far ritornare i bambini a all’asilo e a scuola è assolutamente fondamentale. Sarà un primo passo concreto, a cui vogliamo aggiungere assistenza psicologica per tutti coloro che hanno visto e vissuto cose terribili nei giorni più terribili per la città di Bucha”

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

Maurizio Carrara di CESVI in visita all’asilo arcobaleno

“Il nostro intervento in questo distretto parte in un momento in cui le famiglie stanno rientrando nella città in vista della ripartenza delle scuole di settembre. In particolare giovani mamme con il loro bambini necessitano, in questa fase delicata, un supporto che preveda attività specifiche per i più piccoli ma che non escluda la componente psicologica: siamo di fonte a persone che hanno vissuto la distruzione e l’orrore dei crimini di guerra e non si può non tener conto delle conseguenze post traumatiche che necessitano un affiancamento specializzato per la loro cura e superamento”, dichiara Maurizio Carrara “Cesvi da oltre 35 anni interviene nelle principali catastrofi umanitarie e oggi, con questo intervento di ricostruzione che parte anche se siamo ancora in fase di emergenza vogliamo dare un segnale di speranza e di ripartenza a tutte quelle persone che stanno facendo rientro nella propria città, nella propria casa”.

Il Sindaco Gori ha poi lasciato Bucha per trasferirsi a Kiev e incontrare il governatore dell’Oblast’ di Kiev Kuleba. La visita del Sindaco di Bergamo proseguirà domani e si chiuderà con la sottoscrizione del gemellaggio tra le due città.

Mercoledì 22 giugno, Kiev e Bucha

Bergamo e Bucha sono ufficialmente diventate città “gemelle”: la sottoscrizione del protocollo tra le due città è avvenuta nel primo pomeriggio di oggi, con i sindaci Gori e Fedoruk a siglare un accordo di collaborazione e partnership per i prossimi tre anni.

La firma è arrivata alla conclusione dei due giorni di visita di Gori in Ucraina, una visita sostenuta dal Consiglio Comunale di Bergamo, il cui voto unanime ha impegnato fa il Sindaco a concludere l’iniziativa di collaborazione con la città di Bucha. Due giorni molto intensi, iniziati ieri con la visita a Bucha — in particolare all’asilo Arcobaleno, distrutto dalle truppe russe e alla chiesa di S. Andrea Apostolo (dove sono ricordate le 460 vittime dell’occupazione), — per proseguire con gli incontri con Fedoruk e il governatore dell’Oblast’ di Kiev, Kuleba.

Bergamo, anche grazie all’opera di CESVI, ONG bergamasca attiva in Ucraina con diversi progetti ormai da alcune settimane, aiuterà la città di Bucha a riattivare i servizi per l’infanzia e gli asili della città, tre dei quali rasi al suolo dai soldati del Cremlino durante l’occupazione militare dei mesi scorsi. Gori ha anche annunciato che, su richiesta del sindaco Fedoruk, proverà a coinvolgere l’Ordine degli Architetti di Bergamo in attività di consulenza sui piani urbanistici che accompagneranno la fase di ricostruzione della città.

Nella giornata di oggi, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha incontrato, sempre accompagnato dal Presidente onorario di CESVI Maurizio Carrara, anche il giovane ministro delle finanze Sergii Marchenko e il sindaco di Kiev e coordinatore dell’associazione dei comuni ucraini Vitaly Klitschko, ex campione mondiale dei pesi massimi di boxe, con il quale il primo cittadino bergamasco ha avuto un colloquio di oltre un’ora: si è parlato soprattutto della guerra in corso, rispetto alla quale il sindaco di Kiev ha sostenuto con forza la necessità di opporre resistenza alla volontà imperialistica del regime russo e l’importanza del concreto sostegno da parte dell’Italia e dell’Unione Europea, oltre che dell’importanza di attivare progetti di cooperazione tra città. Gori ha ipotizzato il coinvolgimento di una rete di comuni, imprese e soggetti del terzo settore a supporto delle città ucraine, per favorirne la ricostruzione e la ripartenza delle attività economiche, culturali e sociali.

“Credo che la cooperazione tra città sia molto importante e spero che altre municipalità italiane e ucraine vogliano seguire la strada tracciata da Bergamo e Bucha, se possibile con il sostegno dell’ANCI. Proporremo al Governo di dedicare a questa forma di cooperazione una parte delle risorse che l’Italia ha deciso di dedicare al sostegno dell’Ucraina. La diretta collaborazione città-città può rappresentare una modalità particolarmente efficace per risolvere i problemi delle comunità locali ucraine e dare supporto concreto in tempi rapidi”.

Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo

“Vorrei ringraziare il Sindaco di Bergamo — ha commentato il Sindaco di Kiev Vitaly Klitschko — per il supporto che ci arriva dall’Italia, soprattutto aiuti umanitari ed economici. Oggi è molto importante unire tutti i nostri amici, partner e tutto il mondo democratico intorno al nostro Paese. Certamente, siamo molto interessati a sviluppare progetti di cooperazione per la nostra Regione: oggi Kiev ha bisogno di assistenza nell’implementare programmi per ripristinare e sviluppare i servizi all’infanzia e quelli educativi, istituzioni sociali e mediche”.

Gori e Carrara in visita al Sindaco di Kiev Vitaly Klitschko

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