Bergamo 2023, lavori in corso

Lavori in corso. Il cartello potrebbe campeggiare agli ingressi in città sia nell’ anno appena iniziato che per quelli a venire, visto che tra viabilità, ferrovie e interventi pubblici e privati c’è parecchia carne al fuoco (di Dino Nikpalj, l’Eco di Bergamo, 2 gennaio 2023).

Comune di Bergamo
8 min readJan 3, 2023

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Per il primo piatto caldo non bisogna aspettare nemmeno tanto: per l’ inaugurazione della Capitale della Cultura 2023 (tre giorni di eventi dal 20 al 22 gennaio) dovrebbe essere finito il rifacimento del centro piacentiniano nella porzione ancora incompleta, quella di palazzo Uffici. Un intervento che ha ridisegnato completamente il cuore moderno della città, ora davvero a misura di pedone. Manca giusto quell’ ultimo pezzetto, questione di poche settimane.
Ma partiamo dall’ inizio, quindi dagli ingressi a Bergamo.
Sul lato del casello dell’ autostrada continua il cantiere di ridefinizione del (disgraziatissimo) rondò. Per farla breve, tre quarti dei disagi (ma i termini da usare sarebbero ben altri) che si stanno verificando da qualche mese in qua nella zona sud sono causati da questo complicatissimo lavoro che prova a rimettere ordine in uno degli interventi peggio riusciti della storia cittadina.

Si sta lavorando su più lati tra restringimenti vari e il cantiere andrà avanti non solo per tutto l’ anno, ma pure per metà abbondante del 2024. Se non ci saranno complicazioni terminerà a luglio di quell’ anno.
Nel frattempo poco più a nord, all’ incrocio tra le vie Autostrada e Carnovali, verrà realizzata una rotonda che manderà in pensione gli attuali semafori.

L’ intenzione di Palafrizzoni è far partire i cantieri in estate e chiuderli per fine 2023, incrociando le dita sui possibili effetti combinati con gli altri interventi in corso, a cominciare da quelli del rondò dell’ A4. Sempre restando sul versante degli effetti (collaterali e non) tra poche settimane si potrà cominciare a valutare quelli della rotonda all’ intersezione tra le vie Baschenis e Palazzolo che avrà ripercussioni anche sul traffico in entrata da via San Bernardino. Si spera positive.

Treno per Orio (e non solo)

A proposito d’ ingressi in città, i primi mesi dell’ anno saranno dedicati agli ultimi passaggi della progettazione di importanti interventi sul versante ferroviario. Sono tutti legati al Pnrr, il che sulla carta sarebbe garanzia di tempi certi, visto che c’ è la scadenza del novembre 2026 da rispettare. Alcuni sono stati parzialmente coperti con questi fondi (pur potendo comunque contare già su finanziamenti) proprio per poter contare su procedure certe e in taluni casi semplificate, soprattutto quando è entrato in scena il commissario.
Figura che nella Bergamasca si declina al femminile, nella persona di Vera Fiorani, amministratrice delegata di Rfi che nelle scorse settimane ha portato a gara le procedure affidatele dal governo nell’ estate del 2021: il collegamento ferroviario per l’ aeroporto di Orio e il raddoppio della Ponte San Pietro-Montello nel tratto dalla prima località a Bergamo. Nei piani di Rfi il primo cantiere dovrebbe durare 3 anni e mezzo, il secondo poco meno di 3. Se il termine è fine novembre 2026 è di tutta evidenza che, esaurita la fase autorizzativa e di gara, dovranno partire nella seconda metà di quest’ anno.

Nel caso del treno per Orio c’ è poi un altro nodo da sciogliere, quello del raddoppio della tratta da Bergamo a Montello che interessa Boccaleone fino al bivio della futura linea per l’ aeroporto, compresa la soppressione del passaggio a livello di via Pizzo Recastello: non si hanno notizie né del progetto né del finanziamento e sarebbe paradossale dover aprire e chiudere i cantieri in più fasi e quindi con maggiori disagi. A meno che una soluzione unitaria non venga trovata nel progetto esecutivo del treno per Orio nella tratta in comune. Per il momento nel parere di Via si legge che «fino al km 1.0 il tracciato in progetto si sviluppa in parallelo all’ esistente sede ferroviaria della linea Bergamo-Montello». Ed proprio questo il punto. A proposito dello scalo, nel 2023 inizieranno i lavori del nuovo ampliamento dell’ aerostazione di Orio al Serio: 40 milioni per un intervento di 14.600 metri quadri su due piani.
L’ obiettivo è terminarne una parte per l’ estate del 2024. Nel frattempo Sacbo lavorerà anche alla parte di sua competenza per la nuova stazione dei treni, ovvero il collegamento sotterraneo (anche meccanizzato) con l’ aeroporto.

In viaggio sulla circonvallazione

Torniamo su strada: detto del rondò dell’ A4 e dei suoi tempi non brevi, per la primavera dovrebbe essere invece operativo il nuovo sovrappasso di quello delle Valli, già posato nelle sue parti fondamentali. Collegherà la Valle Seriana (via Correnti) con via delle Valli: un pezzo fondamentale della viabilità a corredo di Chorus Life, l’ intervento residenziale di trasformazione dell’ ex area Ote di via Serassi sulla quale torneremo per il capitolo degli impianti sportivi.

Si annunciano invece tempi più brevi per la passerella ciclopedonale che collegherà sempre Chorus Life alla zona compresa tra la sede Atb, l’ area Coni e il confine con Gorle scavalcando via delle Valli.

Potrebbe vedere la luce entro fine mese, mentre bisognerà attendere qualche settimana in più per quella destinata a raccordare Colognola lato via Rampinelli alla zona sud di San Tomaso, nel Parco Ovest 1. Una volta posate le infrastrutture servirà naturalmente ancora un po’ di tempo per rifiniture e collaudi vari.

Restando sulla circonvallazione ma spostandosi più a nord, il 2023 sarà l’ anno della sistemazione del nodo di Pontesecco con due rotatorie che dovrebbero rendere più fluida la situazione del traffico in entrata e uscita dalla Valle Brembana all’ intersezione con via Ruggeri da Stabello.

Il versante del trasporto pubblico

Ma su questo versante l’ opera destinata davvero a cambiare la situazione sembra la linea T2 del tram, quella che raggiungerà Villa d’ Almè: proprio nei giorni scorsi Teb ha pubblicato il bando per la progettazione esecutiva, fornitura dei mezzi compresa. Il cronoprogramma prevede il via ai lavori ad ottobre e l’ attivazione del servizio per la seconda metà del 2026, come da Pnrr dove l’ opera è stata prudentemente inserita.

A proposito di Pnrr e di trasporto pubblico: sempre a fine 2022 Atb ha pubblicato il bando per l’ appalto integrato (progettazione più lavori) della Brt da Bergamo a Verdellino. Il 2023 sarà tutto dedicato alla gara e agli aspetti progettuali, per i lavori bisognerà invece aspettare la primavera del prossimo anno con il via all’ esercizio previsto per la seconda parte del 2026.

Sia i tram della T2 che i bus elettrici della Brt avranno come attestamento il polo intermodale (pure questo finanziato dal Pnrr) che verrà realizzato in luogo dell’ attuale stazione. O meglio, integrandola, visto che i vincoli architettonici ne impediscono la demolizione. In questo caso però se ne riparla nel 2024: un intervento così complesso e impattante non è stato considerato compatibile con gli eventi dalla Capitale della Cultura.

Stadio e palazzetti

Al plurale Risalendo per un attimo sul tram, la futura T2 avrà anche una fermata a servizio del Gewiss Stadium, all’ altezza della già rinnovata curva nord. I lavori della sud inizieranno invece a giugno per concludersi a fine agosto del 2024: l’ ultimo tassello di un restyling iniziato a maggio 2019 e segnato anche dalle difficoltà del Covid.

Poche centinaia di metri dopo inizia un effetto domino tra gli impianti sportivi: nel corso dell’ anno è in agenda l’ inizio della trasformazione del palasport di piazzale Tiraboschi nella nuova sede Gamec (la Galleria d’ arte moderna e contemporanea), come da progetto di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, freschi vincitori del premio di migliori architetti italiani.

A giugno verrà invece demolito il Palacreberg, sulla cui area sorgerà il nuovo palazzetto che sarà però pronto solo nella seconda metà del 2024. Gli spettacoli troveranno casa nella nuova arena di Chorus Life (gestita dal colosso Asm global) che dovrebbe essere pronta per fine anno, gli eventi sportivi ancora non è chiaro, ma potrebbe farsi strada una soluzione provvisoria.
Qualche intervento privato Sempre nei dintorni dell’ attuale palasport, il 2023 sarà l’ anno del via ai lavori di trasformazione del complesso delle ex Canossiane di via San Tomaso che porterà anche alla ridefinizione dei collegamenti tra il Parco Suardi e l’Accademia Carrara.

Sull’altro versante dovrebbe finalmente toccare anche al compendio Montelungo-Colleoni, le ex caserme destinate a ospitare spazi universitari. Spostandosi verso il centro e tornando nell’ambito del privato, a maggio apre l’Hotel Santo Spirito, rinnovata veste del fu Commercio di via Tasso, mentre si è appena conclusa la demolizione dell’ ex sede Italcementi di via Camozzi. A breve comincerà la costruzione di un nuovo e moderno complesso residenziale.

Capitolo Città Alta: il piatto forte del 2023 è ovviamente l’ apertura del (assai discusso) parcheggio della Fara con relative modifiche a sosta e accessibilità. Salvo complicazioni dovrebbe avvenire per l’ autunno.

Tra poche settimane sarà invece la volta della prima porzione rinnovata di piazza Cittadella (accessi ai portici compresi), l’ altra verrà sistemata nel corso dell’ anno. Nella seconda metà del 2023 Palafrizzoni vorrebbe anche partire con il recupero della rimanente parte del complesso di Sant’Agata da destinare a residenza. È un corso un confronto con la Sovrintendenza sugli aspetti progettuali. Non semplice.

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