A metà novembre riapre il Teatro Donizetti

Oltre 19 milioni di euro per il restauro del grande teatro di Bergamo, pronto per la nuova edizione di Donizetti Opera Festival: tutto quel che c’è da sapere, i numeri e le immagini del restauro del più grande teatro della città.

Comune di Bergamo

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Sono durati quasi tre anni i lavori di restauro del Teatro Donizetti di Bergamo, iniziati il 5 febbraio 2018 e andati avanti con il solo e imprevedibile blocco causato alcuni mesi fa dalla pandemia e con minime variazioni al progetto originale, cosa assai rara per un lavoro di tali dimensioni, con un costo stimato di circa 18 milioni di euro, la cui copertura è stata garantita dagli enti pubblici — fra cui Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, il Comune di Bergamo e la Regione Lombardia –, ma anche da un significativo apporto di privati (grazie ad Art Bonus) pari a circa 9.5 milioni di euro; il totale dei fondi, che ha superato i 19 milioni di euro ha inoltre permesso di fronteggiare gli imprevisti e di portare a termine ulteriori interventi rispetto al piano di lavori originario. Il progetto redatto dallo Studio Berlucchi di Brescia è stato affidato alla ditta Fantino Costruzioni Spa (Capogruppo) in ATI con Notarimpresa Spa.

Le immagini dell’ultimo sopralluogo al cantiere del Donizetti, lunedì 28 settembre

Il Teatro Donizetti, che già nel novembre 2019 aveva accolto nel Cantiere il pubblico per la prima mondiale dell’opera L’ange de Nisida — lavoro di Gaetano Donizetti che si credeva perduto e che ha ottenuto il Premio Abbiati dall’Associazione nazionale critici musicali — fra qualche settimana tornerà in attività, accogliendo prima e fasi produttive del prossimo festival Donizetti Opera quindi a metà novembre anche il pubblico. Nei mesi successivi riprenderà così regolarmente la programmazione gestita dalla Fondazione Teatro Donizetti: dopo il Donizetti Opera è in programma la Stagione di Prosa l’operetta e il Bergamo Jazz Festival.

I lavori hanno interessato tutta la struttura e sono stati finalizzati principalmente alla realizzazione di sale per l’orchestra nella zona sotto la platea, della buca orchestrale mobile, di un nuovo corpo edilizio per i camerini, una nuova biglietteria, così come nuovi sono i locali per il bar principale e per quello del pubblico della galleria. Nuovi anche il corpo ovest con gli uffici, le sala prove, le sale per catering e attività per il pubblico. Completamente restaurati tutti i palchi, il soffitto di platea e del foyer.

Il cantiere del Teatro Donizetti si sarebbe dovuto concludere nei mesi estivi del 2020 ma ha dovuto subire uno stop a causa della pandemia, chiudendo parzialmente il 13 marzo, quindi osservando il lockdown dal 22 marzo. I lavori sono ripresi a maggio, adottando tutte le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19. Il cantiere ha comunque collezionato dei primati in termini numerici: vi hanno lavorato mediamente 50 persone al giorno, numero che è salito a 80 nell’ultimo periodo per recuperare i ritardi dovuti alla pandemia. Considerati quindi operai, tecnici e professionisti che si sono alternati nel cantiere, si sono raggiunti circa 32.500 giorni di lavoro totali per quasi 260.000 ore di lavoro complessive. Uno sforzo umano incredibile al quale vanno aggiunti numeri straordinari in termini di materiali e macchinari utilizzati: sono stati posati ad esempio quasi 2.000 mq di tappezzerie decorative parietali, circa 1.800 mq di nuovi pavimenti in parquet.

È stato installato un nuovo sipario tagliafuoco che misura 15 metri di larghezza per 12 di altezza e pesa complessivamente circa 25.000 Kg; sono state utilizzate quasi 240 tonnellate di acciaio per rinforzi strutturali, nuove costruzioni e facciate. Dentro la struttura corrono ben 100.000 m di nuovi cavi per gli impianti elettrici. Un lavoro davvero imponente pensato per fare del Donizetti un teatro moderno, in linea con le più recenti normative di sicurezza, ma soprattutto un luogo di aggregazione indipendente dagli spettacoli in scena, vivibile tutto l’anno dalla città in spazi diversi.

IL TEATRO DONIZETTI DI BERGAMO

Cenno storici e l’ultimo progetto di restauro

Quello che è oggi il Teatro Donizetti fu costruito nel 1791 su progetto di Giovanni Francesco Lucchini e inaugurato il 24 agosto come Teatro Riccardi nella zona usata per le fiere e il divertimento, nel cuore commerciale della città di Bergamo.

Nella notte tra l’11 e il 12 gennaio 1797 un incendio doloso distrusse interamente l’edificio, che fu poi ricostruito tutto in muratura e aperto per la Fiera del 1801. Da quell’anno al 1809 la programmazione artistica fu affidata a Giovanni Simone Mayr — maestro di Gaetano Donizetti — che allestì con successo anche alcune sue opere.

Alle stagioni del Riccardi parteciparono i più apprezzati cantanti, tra cui i soprani Giuditta Pasta e Giuseppina Strepponi nonché il tenore Giovan Battista Rubini, artisti fondamentale del repertorio belcantistico. Nel 1840 Gaetano Donizetti, accolto con entusiasmo dal pubblico e da Simone Mayr, fu ospite alla rappresentazione della sua opera L’esule di Roma.

Il Teatro Riccardi

Nel 1869 vennero effettuati alcuni lavori di restauro interni, mentre all’esterno si ebbe il rifacimento della primitiva facciata porticata. Nel 1897, anno centenario della nascita di Gaetano Donizetti, il teatro venne intitolato al più illustre cittadino bergamasco. Nell’occasione si organizzarono grandi festeggiamenti e presero il via importanti lavori di rinnovamento dell’edificio, che fu dotato di una nuova facciata, opera dell’architetto Pietro Via.

Ai cinque finestroni centrali del prospetto furono incisi titoli di opere di Donizetti: Lucia, Favorita, Don Sebastiano, Don Pasquale, Linda. Fu rimaneggiato e abbellito anche l’interno. Un intervento di pregio fu effettuato sugli stucchi dorati, che impreziosiscono le pareti del foyer e che presentano, inseriti in bianche cornici, volti di fanciulle ornati da delicati rami.

La sala del teatro venne arricchita dalle decorazioni del pittore Francesco Domenghini, artista di ingegno e grande esperto di tecniche pittoriche, che affrescò il soffitto con figure inneggianti al trionfo dell’arte musicale, circondate nella cornice da figure allegoriche e angeli. Sui palchi di proscenio l’artista dipinse putti danzanti e sulle tre file dei palchi festoni intrecciati da nastri. Al centro dell’arcoscenico fu posto un orologio sorretto da fanciulle. Al piano superiore dell’avancorpo del teatro, nel 1898 furono realizzate alcune sale, dipinte dai pittori Alberto Maironi (il soffitto della sala centrale, oggi Sala Riccardi) e Achille Filippini Fantoni (la sala di lettura, oggi Sala Missiroli), che eseguì anche altre decorazioni in collaborazione con il pittore Fermo Taragni.

Alla fine degli anni Trenta del Novecento, il Teatro divenne proprietà del Comune di Bergamo. Nei primi anni Sessanta, l’Amministrazione Comunale ha promosso significativi interventi sull’edificio. Sono stati rinnovati vari spazi interni e realizzati nuovi ambienti, tra i quali il Ridotto, arricchito da un affresco che rappresenta un “Teatro del Mondo”, una scena fissa in cui si muove la storia degli uomini e delle arti. Il Ridotto, oggi intitolato al direttore d’orchestra e intellettuale bergamasco Gianandrea Gavazzeni, è stato ampliato a seguito di un significativo progetto che ha modificato i contorni del fabbricato. Fra il 2007 e il 2008 sono stati infine effettuati lavori di varia innovazione nelle sale del secondo piano e interventi di restauro e illuminazione notturna della facciata, che hanno donato al teatro un nuovo aspetto suggestivo.

Nel giugno 2017, a conclusione della Donizetti Night e dopo una serie di attività come visite guidate e uno sleeping concert con oltre cento persone dormienti nella platea svuotata dalle poltrone (precedentemente messe in vendita come cimeli), il Teatro Donizetti ha chiuso per la più recente fase di restauri, incominciati tecnicamente il 5 febbraio 2018.

Il progetto è stato redatto dallo Studio Berlucchi di Brescia, mentre l’appalto è stato affidato alla ditta Fantino Costruzioni Spa (Capogruppo) in ATI con Notarimpresa Spa. I costi iniziali di questi ultimi interventi, stimati intorno a 18 milioni di euro, sono stati rispettati e la copertura è stata garantita dagli enti pubblici — fra cui Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, il Comune di Bergamo e la Regione Lombardia –, ma anche da un significativo apporto di privati (grazie ad Art Bonus) pari a circa 9.5 milioni di euro; il totale dei fondi, che ha superato i 19 milioni di euro ha inoltre permesso di fronteggiare gli imprevisti e di portare a termine ulteriori interventi rispetto al piano di lavori originario.

Il teatro Donizetti oggi

I lavori hanno interessato tutta la struttura e sono stati finalizzati principalmente alla realizzazione di sale per l’orchestra nella zona sotto platea, della buca orchestrale mobile, di un nuovo corpo edilizio per i camerini, nuova biglietteria, bar e bar per il pubblico della galleria, nuovi uffici nel corpo ovest, sala prove, sale per catering e attività per il pubblico, e naturalmente restauro dei palchi, del soffitto di platea e del foyer.

Nel novembre 2019, il Cantiere del Teatro si è fermato per ospitare la prima messa in scena mondiale dell’opera L’ange de Nisida, lavoro di Gaetano Donizetti che si credeva irrimediabilmente perduto e che invece è rinato grazie ad una minuziosa ricerca musicologica. Opera comunque non ultimata dallo stesso compositore bergamasco e da lui stresso smembrata, ha trovato nell’allestimento all’interno del Cantiere ideato dal direttore artistico del festival Donizetti Opera il uogo ideale e un’occasione irripetibile, con l’azione nella platea ancora sgombera dalle poltrone e il pubblico nei palchi e in un’apposita tribuna in palcoscenico. Elogiato dal pubblico, ha ottenuto il Premio Abbiati dall’Associazione nazionale critici musicali.

RACCOLTA FONDI PER LA RISTRUTTURAZIONE E IL RESTAURO DEL TEATRO DONIZETTI DI BERGAMO

CONTRIBUTI PUBBLICI tot. € 9.976.865,00

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PER IL TURISMO

COMUNE DI BERGAMO

REGIONE LOMBARDIA

CCIAA CAMERA DI COMMERCIO BERGAMO

FONDAZIONE MIA

ORDINE DEI MEDICI

COMUNE MOIO DE CALVI

ORDINE COMMERCIALISTI

CONSIGLIO NOTARILE

CONTRIBUTI PRIVATI tot. € 9.424.914,81

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